Un applauso anticipa la proclamazione, nella sala in cui si sono appena conclusa la procedura di voto. Con 91 preferenze su 94 Luca Caretti è il nuovo segretario regionale della Cisl Piemonte. Raccoglie il testimone da Alessio Ferraris, in carica da 9 anni e ormai prossimo alla pensione. Con Luca Caretti compongono la nuova segreteria regionale della Cisl Bruna Tomasi Cont, riconfermata nell’incarico e Gianni Baratta che ritorna in segreteria regionale dopo circa un anno di assenza.
Una grande responsabilità, serve lavoro di squadra
"È una grande responsabilità e servirà grande impegno per assolvere all'impegno che mi è stato affidato - dice Caretti, con la voce rotta dall'emozione -. Ho sempre trovato una squadra nella segreteria e grande volontà di lavorare insieme. In questi anni, lavorando con Alessio Ferraris, si è consolidata una grande relazione di rispetto e stima reciproca. Il mio mandato sarà improntato sulla lealtà: se ci sono cose da dire, ci si incontra e ci si confronta".
"Continuerò a fare quel che ho fatto fino a oggi - prosegue -. Oltre a combattere il lavoro povero e precario e a ottenere maggiori tutele per giovani e donne, continueremo il confronto con la Giunta regionale per dipanare matasse importanti come la sanità, la sicurezza nei luoghi di lavoro e lo sviluppo del Piemonte”.
Unità sindacale? Non a tutti i costi
Ma con il passare dei minuti e il susseguirsi delle frasi, il discorso di apertura di Caretti diventa molto più spigoloso, ribadendo una distanza tra Cisl e le altre sigle confederali sempre più evidente. "Nessuna altra organizzazione ha la libertà o il diritto di dare pagelle o valutare quello che fa la Cisl. Siamo alla pari degli altri, quantomeno. Se non meglio. E l'unità sindacale funziona solo se questo rafforza chi ne fa parte e non per dare patenti di democraticità o per coprire percorsi politici che non hanno nulla di sindacale. Non a tutti i costi. Come ha fatto la Cgil nei giorni scorsi in piazza per la sanità facendo unità sindacale con sigle autonome".
L'attacco alla Cgil: "C'è chi cerca visibilità per altri fini"
"Anche sulla salute e sicurezza, con la manifestazione di ieri, come ci si può dividere? Chi può pensarla diversamente? Mi viene da pensare che sia un modo per avere visibilità da mettere a frutto in altro modo. Ma poi c'è una certa latitanza quando ci si deve discutere ai tavoli per discutere nel merito come migliorare la situazione".
Nato a Premosello Chiovenda e residente Cambiasca, in provincia di Verbania, amante della montagna e padre di 3 figli, Caretti, prima di essere eletto nel marzo del 2013 segretario generale della Cisl Piemonte Orientale, è stato per sei anni al vertice della Cisl del Verbano Cusio Ossola e prima ancora, dal 2001 al 2007, componente della segreteria guidata da Antonietta Trivellato, scomparsa nell’ottobre del 2007.
Approdato in Cisl agli inizi degli anni Novanta come operatore dei servizi, è stato segretario delle federazioni dei cartai, degli alimentaristi e dei metalmeccanici. Componente del Consiglio generale Cisl Confederale dal 2013, nel dicembre del 2016 è stato nominato membro del Comitato nazionale transfrontalieri.
A novembre 2019 è entrato nella segreteria regionale Cisl, diventandone segretario generale aggiunto al XIII congresso regionale Cisl, celebrato al Lingotto di Torino il 28 e 29 marzo 2022.
Sbarra: "Scongiuriamo la recessione"
"Dobbiamo scongiurare il rischio della recessione valorizzando al massimo la condizione congiunturale favorevole - dice Luigi Sbarra, leader nazionale Cisl presente alla votazione di oggi -. Siamo al massimo storico di occupazione e stabilizzazioni. Dobbiamo migliorare e rafforzare tutto questo e l'unica via è dialogare con il governo e le istituzioni, mettendo in campo risorse a cominciare da quelle del Pnrr. Non ci convince la strategia della Bce di continuare ad alzare i tassi di interesse, che rischiano di zavorrare imprese e cittadini".
Sull'automotive, "Ci sono spinte potenti legate a questa transizione digitale ed ecologica. Al momento non possiamo cedere assist strategici e sta a Stellantis la costruzione di un nuovo progetto industriale che rilanci la produzione e assicuri i livelli occupazionale".