Economia e lavoro - 30 giugno 2023, 07:06

L'intelligenza artificiale non fa differenze: anche le pmi cercano la loro strada nel futuro

Open day per il Cim 4.0, il competence center di Mirafiori che vuole trasferire le nuove tecnologie nel mondo della manifattura, non solo per le grandi imprese

cane automa che esplora

Nuove tecnologie al Cim 4.0 a disposizione del tessuto manifatturiero

Anche le piccole e medie imprese hanno diritto alla loro "quota" di intelligenza artificiale. E proprio questa è la motivazione che ha spinto il Cim 4.0 (il competence center nazionale che ha la sua sede nell'area Tne di Mirafiori) a lanciare l'investimento da un milione di euro per il progetto di “innovazione immersiva per un nuovo piano di transizione digitale e green targato 5.0 a favore delle piccole e medie imprese italiane”.

Una manifattura più sostenibile, per tutti

L'obiettivo è di comprendere anche i piccoli all'interno di un tessuto manifatturiero sempre più sostenibile e collaborativo. E così, nella linea pilota dedicata all’Additive Manufacturing, sono stati aggiunti nuovi macchinari e tecnologie, al fine di promuovere applicazioni realmente sostenibili, dedicate alla realizzazione delle batterie elettriche, alle riparazioni delle attrezzature, all’alleggerimento dei prodotti abilitando l’impiego di materiali ad alte prestazioni.

È stato inoltre avviata la realizzazione di un nuovo laboratorio dedicato all’Intelligenza Artificiale per lo sviluppo di processi manufatturieri ad alta produttività, capaci di garantire la qualità del prodotto, il benessere e la sicurezza dei lavoratori. 

L'orizzonte adesso diventa il 5.0

La vetrina per queste novità è stato un vero e proprio "open day" (come si fa con le scuole) alla presenza di imprese e istituzioni. “Dopo i primi tre anni di attività del nostro Competence Center – spiega Enrico Pisino, ceo del CIM4.0 – era importante non solo presentare quanto realizzato in modo concreto, contribuendo a generare una conoscenza condivisa e consapevole della transizione digitale e green, ma anche raccontare il nuovo piano caratterizzato da investimenti continui, da una carta dei servizi di qualità e ancora più ricca guidati dalla voglia di contribuire a sviluppare nuove competenze e garantire l’eccellenza nel tempo del made in Italy. Le tecnologie da sole non bastano, l’upskilling e il reskilling del capitale umano legato alle nuove sfide digitali e green da solo non è sufficiente, occorre operare per osmosi mettendo a sistema il meglio che il nostro Paese è oggi in grado di realizzare per competere con sempre maggiore forza sui mercati globali. Occorre agire con approccio 5.0, puntare alla sostenibilità dell’Industria manifatturiera. E noi del CIM stiamo agendo per fare la nostra parte”.  

Premi per grandi e piccoli

La giornata di oggi è stata anche l’occasione per assegnare il Premio CIM4.0 2023 che riconosce le migliori realtà che, lavorando con il CIM4.0, hanno saputo innovare e rinnovarsi. Sono state premiate 4 categorie: il premio media impresa è stato assegnato alla SEA, Soluzioni Eco Ambientali di Villanova Canavese che ha realizzato e validato un sistema di ottimizzazione dei processi logistici della raccolta e trasporto rifiuti, della flotta con l’implementazione di un sistema di Predictive Maintenance, fino all’oggettivazione del processo decisionale. Il Premio piccola impresa è stato assegnato alla Gaudino Refrigerazione di Alba che ha sviluppato una soluzione sperimentale di raccolta, analisi dati e condivisione di know-how tecnologico sui temi della manutenzione predittiva, implementando logiche di smart maintenance, con l’obiettivo della diminuzione di costi straordinari ed aumento dell'efficienza nella conservazione dei prodotti alimentari. Con il premio start-up, vincitrice la Spem con sede a Brandizzo per aver sviluppato un sistema antighiaccio, finalizzando un brevetto del Politecnico di Torino, integrato nei pannelli alari di bordo d’attacco di un velivolo che permette di ridurre il peso dell’ala, riducendo i consumi di energia e aumentando di conseguenza le prestazioni del velivolo Premio miglior tesista, infine, alla giovane siciliana Maria Chiara Marchese, che si è distinta per aver sviluppato un’applicazione per il settore orafo che ha permesso di realizzare in stampa 3D un bracciale di gioielleria in titanio formato da maglie flessibili e interconnesse.

Dopo i primi tre anni di attività del nostro Competence Center– spiega Enrico Pisino, CEO del CIM4.0 – era importante non solo presentare quanto realizzato in modo concreto, contribuendo a generare una conoscenza condivisa e consapevole della transizione digitale e green, ma anche raccontare il nuovo piano caratterizzato da investimenti continui, da una carta dei servizi di qualità e ancora più ricca guidati dalla voglia di contribuire a sviluppare nuove competenze e garantire l’eccellenza nel tempo del made in Italy. Le tecnologie da sole non bastano, l’upskilling e il reskilling del capitale umano legato alle nuove sfide digitali e green da solo non è sufficiente, occorre operare per osmosi mettendo a sistema il meglio che il nostro Paese è oggi in grado di realizzare per competere con sempre maggiore forza sui mercati globali. Occorre agire con approccio 5.0, puntare alla sostenibilità dell’Industria manifatturiera. E noi del CIM stiamo agendo per fare la nostra parte”.  

È stata una giornata molto importante: il Competence Industry Manufacturing 4.0 rappresenta oggi una vera eccellenza nazionale, sia dal punto di vista tecnologico sia per i progetti e le proposte formative realizzate in questi primi tre anni. Oggi inizia una nuova fase: quella dell’implementazione customizzata delle tecnologie additive, digital e green per le PMI, che sappiamo essere la spina dorsale dell’ecosistema industriale italiano. Una proposta concreta che nasce dall’ascolto di bisogni reali e che desideriamo concretizzare con l’aiuto dell’università, delle rappresentanze datoriali e delle istituzioni”, ha concluso Luca Iuliano, presidente del CIM.40.

Massimiliano Sciullo

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