Mancano ancora diverse ore all'inizio della musica, ma le persone in coda per Marco Mengoni intorno allo stadio Grande Torino sono già tantissime. Nonostante il caldo, il sole, la sete e la ressa.
In coda tra caldo, sole e sete
Non perdono il sorriso, si rinfrescato con docce improvvisate e c'è chi mostra con orgoglio un numero segnato a pennarello sul dorso di una mano: "Ci hanno scritto per essere tra i primi 500 a entrare nel prato. E adesso aspettiamo".
Insieme a quello di Tiziano Ferro di qualche settimana fa e a quello dei Pinguini Tattici Nucleari, attesi per metà luglio, quello di Marco Mengoni è senza dubbio uno dei live più attesi dell'estate torinese. Via Filadelfia è stata già chiusa alle auto e Forze dell'ordine e addetti ai lavori sono già schierati.
Via Filadelfia chiusa alle auto
C'è chi si ripara dal sole con una tenda improvvisata, chi sfida il caldo stando sdraiato in costume su teli da mare. Altri si rifugiano sotto gli ombrelli. La fila, su piazza d'armi, prima delle 16 arriva già al campo da basket. Cose che forse nemmeno con Vasco Rossi.