Tutto sospeso e rinviato a settembre. Sul taglio degli alberi di corso Belgio il consiglio comunale e l'assessore Francesco Tresso hanno incontrato i comitati che chiedono chiedono la salvaguardia del verde. L'incontro è avvenuto durante la VI commissione, quella sul verde pubblico, per avviare un dialogo che secondo i residenti è mancato nelle fasi iniziali del progetto.
Progetto rimandato a settembre
Il progetto è stato ridimensionato e messo in pausa per l'estate, i fondi sono stati reindirizzati su altri lavori e la decisione finale rimandata all'autunno. Nel corso della commissione sono intervenuti anche i tecnici che avevano avallato il progetto, spiegando le loro posizioni ai cittadini presenti.
"Il progetto rientrava nella Pon Metro React che impone di spendere quei finanziamenti non oltre la fine del 2023 - ha commentato l'assessore Tresso - Alcune istanze dei comitati erano ragionevoli quindi ci siamo impegnati a convertire questi finanziamenti su altri interventi in particolare delle riforestazioni. La nostra decisione è quindi quella di rimandare e rivedere alcune decisioni, potranno essere fatte alcune considerazioni dopo l'estate. Va bene mediare, abbiamo già ridotto il progetto e possiamo trovare momenti di concertazione. Il progetto è sospeso, i soldi li usiamo per altri interventi e a partire da settembre possiamo partire con una concertazione. Se si procrastinano dei finanziamenti però i tempi di realizzazione sono più lunghi".
I tecnici del Comune difendono la loro scelta
Gli agronomi Claudia Bertolotti della Divisione Verde e Parchi, Gianmichele Cirulli dell'Unità Operativa Alberate, lo scienziato forestale Pier Giorgio Terzuolo di Ipla e il docente Paolo Gonthier dell'Università di Torino hanno spiegato i motivi alla base del loro parere favorevole al progetto.
In seguito a controlli effettuati negli anni, molte piante sono state segnalate come a fine vita vista l'età molto avanzata dell'alberata e il Comune ha voluto cogliere l'occasione per riqualificare la banchina risolvendo alcuni problemi come l'allagamento in caso di pioggia e la sovrapposizione tra parcheggi, alberi e binari del tram che in passato ha causato problemi.
L'acer negundo, il tipo di pianta presente oggi su Corso Belgio, è nella black list della Regione Piemonte in quanto problematica e poco performante. "Abbiamo fatto controlli molto ravvicinati - ha spiegato il dottor Cirulli - e con l'ultimo c'è stata un'impennata di difetti. Ci sono problemi per la vicinanza con la linea del tram e il parcheggio, l'alberata ha aspettative di vita ridotte".
"Questo progetto mi sembra un win-win - ha proseguito Terzuolo - forse è mancata un'adeguata comunicazione preventiva che facesse comprendere i vantaggi alla cittadinanza. Come tecnico, non mi ha convinto del tutto l'utilizzo esclusivo del pero, potremmo pensare di variare. In città spesso si è costretti ad abbattere senza poter ripiantare, in questa occasione ci sono anche i fondi, non farlo sarebbe accanimento terapeutico".
Gli ambientalisti attaccano: "Mancato il dialogo"
In risposta, è intervenuto Roberto Acornero del comitato 'Salviamo gli alberi di Corso Belgio', che ha espresso le criticità riscontrate da parte dei residenti e degli ambientalisti. "È mancato il dialogo - ha commentato - Abbiamo chiesto un parere all'agronomo Daniele Zanzi che ritiene che non ci sia motivo di abbattere e sia possibile preservare. Abbiamo raccolto 3300 firme cartacee oltre alle 5000 su Change, tutte persone del quartiere".
Tra gli appunti mossi dal comitato, sulla base dell'analisi di Zanzi, il fatto che non tutti gli alberi siano vecchi o malati e che le radici profonde dell'acero siano un'ottima risposta alla presente siccità e che non subiscano la pressione di auto e tram, rendendoli adatti alla convivenza. Inoltre, il comitato chiede un confronto sui dati e i controlli effettuati dal Comune, visto che a loro risulta in diminuzione il rischio di cedimento.
Ravinale: "Serve un processo condiviso e partecipato"
L'incontro in sede comunale potrebbe essere quindi l'inizio di un maggior dialogo e una migliore comunicazione tra le istituzioni e i cittadini, come auspicato dalla consigliera Alice Ravinale. "Credo che si debba avviare un processo partecipato di progettazione - ha commentato la capogruppo di Sinistra Ecologista - Questo confronto con la cittadinanza va fatto prima di arrivare al progetto e non dopo. Il tema della transizione ecologica è un problema se le scelte non vengono comprese. Continuiamo a pensare che un progetto complessivo potrebbe partire dallo spostamento al centro carreggiata dei binari del tram. Rendere la linea 15 più veloce e evitare il conflitto tra TPL e auto parcheggiate male, allargherebbe la banchina a beneficio di alberi, pedoni e mobilità attiva e consentirebbe di moderare la velocità delle auto, riducendo le emissioni di CO2 e di gas inquinanti".
Contrario invece al progetto il consigliere di Torino Libero Pensiero Pino Iannò, che ha dichiarato: "Non sono convinto che 256 alberi su Corso Belgio siano malati".