Attualità - 17 luglio 2023, 17:03

Ufficio immigrazione nel caos, sopralluogo di Cgil, centrosinistra e M5S in corso Verona: “Dignità per utenti e personale”

La struttura, di proprietà del Demanio, è stata dichiarata inagibile ma continua a funzionare. Partiti e sindacato si sono attivati per sollecitare soluzioni politiche e chiedere nuovi spazi

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Ufficio immigrazione nel caos, sopralluogo di Cgil, centrosinistra e M5S

Restituire dignità agli utenti e al personale impiegato nell'Ufficio Immigrazione della Questura”: è questo il grido di che si è levato nelle prime ore del pomeriggio di oggi, lunedì 17 luglio, da corso Verona a Torino. A pronunciarlo sono stati Silp Cgil, Partito Democratico, Sinistra Ecologista e Movimento 5 Stelle, al termine di un sopralluogo organizzato per verificare le condizioni all'interno della struttura di proprietà del Demanio, dichiarata inagibile ma che continua a funzionare a pieno regime.

Al sopralluogo hanno partecipato anche il vice presidente del Consiglio Regionale Daniele Valle e la senatrice pentastellata Elisa Pirro.

Il sindacato chiede spazi adeguati

Dal sindacato è arrivata, forte e chiara, la richiesta di trovare al più presto una soluzione soprattutto in termini di spazi: “Per utenti e lavoratori di polizia – ha sottolineato il segretario provinciale Tommaso Canelli – il rischio corso all'interno di una sede inagibile è troppo elevato e non più sostenibile. Occorre uno sforzo politico sinergico, che coinvolga le istituzioni locali, per trovare luoghi adeguati che consentano di garantire dignità a tutti”.

La politica chiede di investire sulla regolarizzazione

La politica, dal canto suo, chiede investimenti a 360° per favorire e velocizzare i percorsi di regolarizzazione: “Sugli sportelli - ha commentato la capogruppo PD in Consiglio Comunale Nadia Conticelli – vengono scaricate tutte le carenze strutturali, rendendo le condizioni difficili anche per chi ci lavora. La politica dovrebbe investire sui percorsi di regolarizzazione con l'obiettivo di togliere i migranti dallo stato di invisibilità e vulnerabilità economica e sociale in cui sono costretti; l'immigrazione sana ha bisogno di poter accedere ai servizi”.

Sulla stessa lunghezza d'onda è stata anche la capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale, autrice di un'ordine del giorno sull'argomento approvato negli scorsi mesi dalla Sala Rossa : “Fino a quando non ricevono il proprio documento - ha dichiarato – le persone vivono in uno stato di ricattabilità, come dimostrato dai recenti fatti di cronaca. Sulla sanatoria del 2020, inoltre, dopo quasi 3 anni siamo solo al 50% della lavorazione; il tutto senza considerare la pericolosità e l'inidoneità della struttura, addirittura priva di servizi igenici per gli utenti”.

Una proposta per razionalizzare gli spazi

Dal sopralluogo, infine, è nata anche una proposta per razionalizzare gli spazi: “Siamo consapevoli - ha aggiunto ancora Conticelli – del fatto che non si possa decentrare tutto: si potrebbe, però, trovare una via di mezzo permettendo agli uffici periferici di accogliere le prenotazioni, mantenendo una sede centrale per l'evasione delle pratiche. Il Comune, in questo, può assumere il ruolo di facilitatore tra Demanio e Questura”.

Marco Berton

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