Uno scatto, una storia - 15 settembre 2023, 09:16

Uno scatto, una storia: ELLIOTT ERWITT

“Far ridere le persone è uno dei più grandi traguardi che si possano raggiungere. È molto difficile, per questo mi piace”

[Photo credits: ELLIOTT ERWITT - New York City, 1974]

[Photo credits: ELLIOTT ERWITT - New York City, 1974]

Elliott Erwitt è considerato uno dei più importanti fotografi della seconda metà del XX secolo, che con i suoi tratti distintivi, quali umorismo e virilità, lo contraddistinsero sin dai primi lavori, ponendo in evidenzia una particolare attrazione per i piccoli momenti della quotidianità. 

Nato a Parigi nel 1928 da genitori ebrei di origini russe, Elliot Erwitt passò la sua infanzia a Milano, fino a quando, nel 1939, dovette trasferirsi con la famiglia si negli Stati Uniti per sfuggire al fascismo e alle leggi razziali. 

Trascorse la sua adolescenza ad Hollywood, dove studiò prima fotografia al Los Angeles City college dal 1942 al 1944 e successivamente cinema alla New School for Social Research dal 1948 al 1950, situata a New York. 

Tuttavia, l’interesse e la passione per la fotografia lo accompagnava già dall’adolescenza, quando a 14 anni acquistò per gioco la sua prima fotocamera a piastre. Ma la vera e grande opportunità gli venne offerta dall’incontro, durante le sue incursioni newyorchesi a caccia di lavoro, con personalità come Edward Steichen, Robert Capa e Roy Stryker, che amarono le sue fotografie al punto da diventare i suoi mentori.

Nel 1949 viaggiò in Italia e in Francia dove fotografò con la sua fedele Rolleiflex e a partire dal 1951, servì l’esercito americano in Francia e in Germania.

Nel 1953, congedato dall’esercito, Elliott Erwitt venne invitato da Robert Capa, socio fondatore, a unirsi a Magnum Photos in qualità di membro fino a diventarne presidente nel 1968 per tre mandati. 

Pur continuando il suo lavoro di fotografo, a partire dagli anni ‘70 si concentrò maggiormente sul cinema, realizzando sia documentari che commedie. 

Dagli anni Novanta fino ad oggi continua a svolgere un’intensa vita professionale che tocca gli aspetti più disparati della fotografia. 

Ad oggi, i libri di fotografia pubblicati da Erwitt sono più di 45, tra cui si ricordano Son of Bitch (1974), libro fotografico in cui sono raccolti numerosi scatti di cani ripresi in pose o situazioni buffi, Museum Watching (1998), Personal Best (2006), Elliott Erwitt’s Kolor (2013), Found, not Lost (2021). 

 

Ulteriori scatti dell’artista li puoi trovare cliccando qui

                                                                 

Giorgio Gatti

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