Dopo anni di ingorghi, e ore perse dagli automobilisti imbottigliati nel traffico, Torino dice addio alla rotonda di piazza Baldissera. Al posto della rotatoria - dove confluiscono corso Principe Oddone, via Cecchi, corso Vigevano, via Stradella, corso Venezia e corso Mortara - arriveranno sei semafori intelligenti, che regoleranno il passaggio delle auto e camion in base ai reali flussi di traffico. Impianti che consentiranno di ridurre di un terzo i tempi di attesa rispetto a quelli attuali, arrivando ad una media di 91 secondi, con punte massime di 115.
Progetto pronto per l'inizio del 2024
Ed il nuovo volto della piazza sarà pronto a breve. A chiarirlo il sindaco Stefano Lo Russo, intervenendo questa mattina ai microfoni di radio Juke Box. “Abbiamo avviato – ha spiegato il primo cittadino - una progettazione di semaforizzazione, che cambierà completamente il volto di piazza Baldissera: contiamo entro i primi mesi del 2024 di completare le procedure di progettazione”. “Ovviamente – ha poi aggiunto – vogliamo partire il prima possibile con i lavori”.
"Preso di petto piazza Baldiserra"
“Su piazza Baldissera – ha sottolineato il sindaco - noi abbiamo deciso di affrontare la questione prendendola di petto. Quell’incrocio così come è non va bene, a partire dalla sicurezza degli attraversamenti pedonali che non sono semaforizzati. Questo complica moltissimo l’attraversamento per le persone che faticano a camminare: c’è grande confusione di mobilità tra biciclette, pedoni, automobili”.
5mila macchine all'ora
Dal punto di vista nel traffico, nelle ore di punta di passaggio dei pendolari (17.30-18.30) piazza Baldissera viene attraversata da circa 4.500/ 5mila veicoli, di cui una piccola percentuale (tra l'1% ed il 3%) sono camion. Ai mezzi si aggiungono anche i pedoni, le biciclette e i monopattini, che sommati sono tra i 200 e i 300 l'ora.
Arriva il tram 10
Oltre alle criticità già note, come l'anello centrale troppo stretto, l'inserimento della linea tram 10 peggiorerà la situazione. I binari infatti taglieranno la rotonda, collegando via Cecchi a via Stradella: i passaggi frequenti (ogni 7 minuti circa) sono destinati a mandare in tilt il traffico. Da qui la decisione della città di mettere i semafori, mandando in soffitta l'idea del tunnel.
3-4 mln di euro per l'impianto
Le lanterne hanno un costo economico nettamente inferiore: se infatti il sottopasso avrebbe significato per il Comune un esborso economico da 40 milioni di euro, per l'impianto semaforizzato e la sistemazione superficiale si stima una spesa tra i tre e i quattro milioni di euro.