Dopo anni di ingorghi, e ore perse dagli automobilisti imbottigliati nel traffico, Torino dice addio alla rotonda di piazza Baldissera. Al posto della rotatoria - dove confluiscono corso Principe Oddone, via Cecchi, corso Vigevano, via Stradella, corso Venezia e corso Mortara - arriveranno sei semafori intelligenti, che regoleranno il passaggio delle auto e camion in base ai reali flussi di traffico. Impianti che consentiranno di ridurre di un terzo i tempi di attesa rispetto a quelli attuali, arrivando ad una media di 91 secondi, con punte massime di 115.
Dopo la presentazione nelle scorse settimane alle Circoscrizioni 4-5-6-7, lo studio questo pomeriggio è arrivato in Commissione. E a confermare che questo sia uno dei nodi più critici per la viabilità cittadina sono i numeri illustrati dagli uffici alla viabilità.
5mila macchine all'ora
Nelle ore di punta di passaggio dei pendolari (17.30-18.30) piazza Baldissera viene attraversata da circa 4.500/ 5mila veicoli, di cui una piccola percentuale (tra l'1% ed il 3%) sono camion. Ai mezzi si aggiungono anche i pedoni, le biciclette e i monopattini, che sommati sono tra i 200 e i 300 l'ora. Quanto ai tempi d'attesa per entrare nella rotonda, lo studio calcola attese medie di 5-7 minuti, con punte che arrivano fino agli 11 su alcune delle arterie.
"Le rotonde con oltre 3.500 veicoli in ingresso - hanno spiegato dagli uffici - funzionano male".
Arriva il tram 10
Oltre alle criticità già note, come l'anello centrale troppo stretto, l'inserimento della linea tram 10 peggiorerà la situazione. I binari infatti taglieranno la rotonda, collegando via Cecchi a via Stradella: i passaggi frequenti (ogni 7 minuti circa) sono destinati a mandare in tilt il traffico. Da qui la decisione della città di mettere i semafori, mandando in soffitta l'idea del tunnel.
3-4 mln di euro per l'impianto
Le lanterne hanno un costo economico nettamente inferiore: se infatti il sottopasso avrebbe significato per il Comune un esborso economico da 40 milioni di euro, per l'impianto semaforizzato e la sistemazione superficiale si stima una spesa tra i tre e i quattro milioni di euro. Su quest'ultimo punto, l'assessore alla viabilità Chiara Foglietta è stata netta: "Stiamo cercando i fondi. Sono speranzosa che nel 2024 prenderanno al via i lavori".
Critica la Consulta
Tra le novità, corso Principe Oddone passerà a cinque corsie, mentre tutte le altre strade ne avranno quattro. Critico il presidente della Consulta per la mobilità ciclistica Diego Vezza, che ha sottolineato: "Il caos si genera nelle 4 ore di punta, nel resto delle venti ore no".
"Quale è il messaggio - ha rincarato - che il progetto vuole dare? Cittadini usate l'auto, avete ben 5 corsie".