Alla fine, la pesca, da Esselunga non c'è. Incredibile, ma vero: abbiamo provato a fare un giro nei tre punti vendita che il marchio della grande distribuzione ha aperto con il passare del tempo a Torino, ma la risposta è stata sempre la stessa. Le pesche, nel reparto ortofrutta, non ci sono più. Nè alla stazione di Porta Nuova, né in corso Bramante (dopo i lunghi dibattiti durante l'amministrazione Appendino), né in corso Traiano, il primo e più storico supermercato.
Forse la bambina protagonista dello spot (e al centro del dibattito) ha portato a casa l'ultima in vendita? Difficile dirlo. Così come appare improbabile che sia stata una scelta "programmata" da parte dei negozi a marchio Esselunga. Semplicemene, è finita - almeno sul calendario - la stagione delle pesche. E adesso tra i bancali si trovano altri tipi di frutta.
Resistono le susine, ci sono le banane, addirittura proposte esotiche come ananas o papaya. Ma ormai i riflettori sono puntati su mele, pere, arance e via dicendo. Resta un rebus cercare di capire perché, allora, lo spot "settembrino" abbia puntato su una tipologia arrivata ormai al termine della sua corsa, almeno per quest'anno. Ma di certo non si può dire che non abbia fatto parlare di sé.
Con buona pace di chi, magari incuriositi, sono andati armati di carrello per comprare le pesche. Niente. Non ci sono.