Attualità - 14 ottobre 2023, 17:27

"Stop al massacro": a Torino in migliaia al corteo pro Palestina

L'iniziativa è promossa dall’Associazione palestinesi in Italia, dal collettivo Progetto Palestina e Bds Torino

"Stop al massacro": a Torino in migliaia al corteo pro Palestina

‘Free, Free Palestine, Palestina Libera’. È lo slogan che accompagna la manifestazione pro Palestina che si sta svolgendo in queste ore a Torino e a cui partecipano diverse centinaia di persone.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione palestinesi in Italia, dal collettivo Progetto Palestina e Bds Torino. I manifestanti sfilano dietro uno striscione che recita in italiano e arabo ‘La Palestina vive, la resistenza vive’. Tra i cartelli anche ‘I popoli in rivolta scrivono la storia. Intifada fino alla vittoria’, ‘Libertà per Gaza’, ‘Palestina rossa, Palestina libera’ e slogan contro Israele al grido di ‘assassini, assassini’ mentre dal megafono qualcuno dice “smettetela di mettere sullo stesso piano occupanti e occupati, colonizzati e colonizzatori".

“Abbiamo organizzato questa piazza in solidarietà alla Palestina dove quello che sta succedendo è di portata storica perché da 20 anni non si vedevano fatti di questo genere da parte della resistenza palestinese”, spiegano alcuni dei promotori dell’iniziativa a cui partecipano esponenti della comunità araba e anche numerosi giovani italiani.

“Ciò che sta succedendo non si può comprendere se non considerando che da oltre 70 anni siamo di fronte a un tentativo di cancellazione etnica -aggiungono - noi non stiamo supportando Hamas ma un popolo in resistenza e in lotta anticoloniale”.

“Le notizie che ci arrivano da Gaza parlano di un assedio totale, oltre 2000 morti tra cui 600 minori, 8000 feriti, ospedali al collasso, non ci sono abbastanza letti, ne’ medicinali e neppure bare, siamo di fronte a un vero e proprio massacro che non sta risparmiando nessuno”. Ha la voce che trema, come le mani che stringono il microfono una giovane italo/palestinese 28enne, impegnata in un’organizzazione internazionale, quando prende la parola poco prima che a Torino parta il corteo pro Palestina.

“Questa manifestazione è in solidarietà al popolo palestinese per far sentire loro la nostra vicinanza”, spiega poi ai cronisti raccontando che molta della sua famiglia, genitori esclusi, si trova in Palestina e che tanti suoi amici in questi giorni hanno perso i propri parenti. “Noi - aggiunge - chiediamo che innanzitutto questo massacro si fermi, sono state bombardate scuole, università, infrastrutture, ospedali e ambulanze che portavano i feriti e poi libertà, giustizia e uguaglianza per tutti”.

A chi le domanda del ruolo di Hamas, la giovane, che preferisce non dire il suo nome, conclude “non mi piace rispondere a questa domanda perché di solito così si appiattisce ciò che sta accadendo in Palestina e soprattutto nella striscia di Gaza. Questa non è ovviamente una manifestazione in solidarietà ad Hamas ma al popolo palestinese che è massacrato da oltre 70 anni”.

Il corteo a cui hanno partecipato circa 3000 persone e sfilato per le vie del capoluogo piemontese, da piazza Crispi a piazza Vittorio. “Con la manifestazione di oggi - hanno sottolineato alcuni degli organizzatori, Associazione palestinesi in Italia, dal collettivo Progetto Palestina e Bds Torino - dimostra che non resteremo in silenzio davanti a una guerra che sta uccidendo il popolo palestinese e noi saremo al fianco della resistenza palestinese fino a quando non ci sarà una Palestina libera”.

Durante il percorso, lungo il quale sono stati scanditi slogan a sostegno della Palestina e contro Israele, sono stati anche imbrattati muri con le scritte ‘Free Palestine’, ‘Libertà per Gaza’, ‘Israele assassini’ e ‘A fuoco Israele’. Presenti al corteo anche alcuni Imam che hanno invitato al dialogo e alla pace. “Abbiamo deciso di scendere in piazza per chiedere la pace e difendere le vite dei troppi bambini che stanno morendo a Gaza. Chiediamo di fermare i bombardamenti, non vogliamo nessuna guerra”, ha detto Hassan El Batal, il presidente della Moschea della Pace di corso Giulio Cesare E Ibrahim Mohammed, presidente della Moschea di via Saluzzo, ha aggiunto “siamo in piazza, contro la guerra e per la pace”

redazione

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