Attualità - 14 ottobre 2023, 12:45

Politecnico, per il rettore Saracco è tempo di bilanci: "Abbiamo cambiato rotta"

Il mandato scadrà tra cinque mesi: "Siamo diventati la miglior università italiana per impatto sociale". Lunedì l'inaugurazione dell'anno accademico

Politecnico, per il rettore Saracco è tempo di bilanci: "Abbiamo cambiato rotta"

È un Guido Saracco "in piena" quello che si appresta a vivere l'ultima inaugurazione dell'anno accademico del suo mandato, in programma lunedì: a cinque mesi dal termine, il rettore del Politecnico traccia orgogliosamente il bilancio dei sei anni alla guida dell'ateneo.

Sei anni che hanno visto una crescita in tutti i numeri, ma che soprattutto ha visto un cambio di paradigma riguardo le figure ingegneristiche: "Abbiamo ultimato - ha sottolineato - un cambiamento di rotta verso la terza missione, ovvero quella dell'impatto sociale: da questo punto di vista siamo diventati la miglior università in Italia, crescendo anche a livello internazionale. Il supporto all'innovazione delle imprese e la condivisione della conoscenza sono fondamentali per proporsi come propulsori sociali".

Lo stesso modello è stato applicato anche alle altre due missioni delle università, quelle della didattica e della ricerca: "Le abbiamo riformate - ha proseguito - in senso umanista e creativo, cercando di trasmette un'etica essenziale per controllare l'impatto delle tecnologie. Il tutto anche attraverso challenge che migliorano le capacità relazionali e comunicative degli ingegneri, che in questo modo respirano la complessità del mondo. Basarsi solamente sulla scienza e sui modelli matematici inaridisce la capacità di pensiero divergente ".

Tornando ai numeri, i dati sono sotto gli occhi di tutti: la popolazione studentesca, infatti, dal 2018 è passata da 34mila a 39mila unità (con una presenza di 7mila stranieri da oltre 100 paesi), con i docenti passati da circa 1000 a 1280 con un rapporto di 1 ogni 30,6 studenti rispetto al precedente di 1 ogni 34,7. A questo si aggiungono un tasso di occupazione dei laureati magistrali del 90,7% a un anno dalla conclusione del percorso, l'incremento dei finanziamenti da bando da 30 a 40 milioni di euro e dei contratti per la ricerca e la formazione da 18 a 26 e il traguardo dei 100 milioni di proventi esterni grazie al Pnrr: "Abbiamo - ha ancora aggiunto Saracco - anche un piano di espansione notevole da 500 milioni, di cui 300 legati alle strutture del Politecnico e altri per la ricerca applicata a Mirafiori e alla cittadella dell'aerospazio; grazie al lavoro fatto sul bilancio siamo riusciti ad ampliare l'utile, attirare investimenti esterni e mettere in campo una marea di progetti concreti".

Saracco ha rivolto il suo sguardo anche al rapporto del Poli (che entro il 2040 dovrebbe completare la propria "decarbonizzazione") con il territorio: "Collaboreremo - ha poi dichiarato - al Parco della Salute attraverso l'ingegneria biomedica, alla Città della Scienza di Grugliasco e alla Cittadella dell'impatto sociale alla Cavallerizza Reale, nonché alla creazione del "gemello digitale" della Città di Torino: tutti progetti che avranno un impatto eccezionale sotto ogni punto di vista. Lavoreremo anche sulle periferie per rendere più efficace e sostenibile il sistema di accoglienza universitaria".

L'ultimo pensiero è rivolto, infine, al suo successore alla guida dell'ateneo: "Gli direi - ha concluso - di non avere paura di cambiare le cose, di spegnere quello che non funziona e di accendere altro, di studiare molto e di avere il coraggio di decidere, di donarsi alla propria comunità e al territorio perché finalmente siamo riusciti ad abbattere quel muro che ci tratteneva nei nostri confini. Auspico anche un forte consenso che lo renda capace di ispirare le persone e di motivarle".

Marco Berton

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