Cultura e spettacoli - 14 ottobre 2023, 11:40

Quando l'impasto sembra una lumaca: il pane Grissia del Monferrato

Caratteristiche e curiosità su questo prodotto tipico piemontese

foto di archivio

Caratteristiche e curiosità su questo prodotto tipico piemontese (Immagine di repertorio)

Chiunque abbia bimbi piccoli, che siano figli o nipoti, è abituato ad andare alla ricerca di alimenti dalle forme particolari e più disparate pur di farli nutrire a dovere.

Biscotti a forma di animali, pasta a forma di ruote e chi più ne ha, più ne metta.

Ma c'è un alimento tipico piemontese, e del Monferrato astigiano ed alessandrino in particolare, che ha una foggia insolita: il pane Grissia.

Esso ricorda vagamente due chiocciole o due cigni uniti.

Definito in gergo "a pasta dura", esso ha una crosta ruvida ed un interno con una mollica morbidissima.

La Grissia esiste in diversi formati: quello classico pesa tra i 220 e i 300 grammi, il Grission tra i 500 grammi e il chilogrammo, mentre le Grissiette, il formato più piccolo, sono comprese fra gli 80 e i 120 grammi.

Per la preparazione della Grissia si parte da un impasto iniziale, che può essere di due tipi: la "biga", cioè un preimpasto a lievitazione lenta a base di farina di grano tenero, acqua e pochissimo lievito, oppure la "pasta di riporto", ossia l'impasto avanzato dalla lievitazione precedente. Entrambi, poi, costituiscono la base per l'impasto finale con farina di grano tenero, acqua, lievito di birra, strutto, malto e sale. Dopo la lievitazione, la cottura viene effettuata posizionando la pagnotta sottosopra, appoggiando le ali alla base del forno.

 

Ideale come accompagnamento al tradizionale bagnetto verde, la Grissia fa parte dei prodotti PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) ed il suo nome si rifà alla sua consistenza croccante, simile a quella dei grissini.

Federica De Castro

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