Cultura e spettacoli - 19 ottobre 2023, 08:23

Give Peace a Screen: al via il festival di cortometraggi per registe e registi under 35

Fino a domenica 22 ottobre

Give Peace a Screen: al via il festival di cortometraggi per registe e registi under 35

Torino accoglie un nuovo evento nel panorama cinematografico cittadino. Nasce Give Peace a Screen, il primo festival internazionale per cortometraggi di giovani registi e registe under 35 dedicati al tema della pace. L’idea nasce all’interno del Centro Studi Sereno Regis, che da anni studia la relazione tra arti visive e soluzione nonviolenta dei conflitti.
 
Il programma che sarà presentato al pubblico da oggi, giovedì 19 al 22 ottobre presso la sala Poli in via Garibaldi 13 a Torino è articolato su oltre 130 cortometraggi selezionati tra i 1848 arrivati da 111 nazioni.

Un panorama completo sull’attualità: dalla guerra in Ucraina agli sfruttamenti minerari in Turchia, dal recupero dei bambini-soldato colombiani al dramma dell’utero in affitto scelto per sopravvivere economicamente, passando per gli “oscar alla migliore dittatura”; al Give Peace a Screen va in rassegna il mondo, con le sue tensioni e i suoi conflitti.

I corti saranno premiati con tre premi da 1.000 euro ciascuno assegnati da tre giurie.

La prima, che assegnerà l’ormai tradizionale premio gli occhiali di Gandhi, grazie al contributo del Liceo Convitto Umberto I di Torino, è formata dai registi Davide Bozzolo e Daniele Gaglianone, dall’attrice e drammaturga Eliana Cantone, dalla direttrice del Centro Nazionale del Cortometraggio Lia Furxhi e dal naturalista e scrittore Luca Giunti.

La giuria del premio La Pace Preventiva, nato da un’idea di Michelangelo Pistoletto e dal contributo della fondazione Cittadellarte di Biella è composta dall’editor Chiara Belliti e da Paolo NaldiniRuggero Poi e Francesco Saverio Teruzzi, collaboratori della fondazione.

La giuria che assegnerà il Premio alla memoria di Adonella Marena, la filmmaker ambientalista recentemente scomparsa, legato al tema della sostenibilità ambientale e possibile grazie al contributo dell’associazione Djanet Film, è formata da Davide Balistreri, figlio di Adonella, da Elena Camino, cofondatrice dell’Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità delle università piemontesi e da Elena Ferrero, docente di Scienze della Terra.

Saranno infine attribuiti ulteriori due premi, alla miglior regia e alla migliore sceneggiatura, grazie ai contributi di due sponsor, rispettivamente l’azienda vitivinicola Pertinace di Treiso nelle Langhe e da Aurora Penne di Torino.

Per tutta la durata del festival, nell’attigua sala Luca Magosso, sarà allestita, come evento OFF, la mostra fotografica: Estinzione? Ribellione!, una raccolta di scatti che racconta una storia di rabbia, di impegno e di speranza. È una narrazione per immagini di una realtà fatta di persone che costruiscono ogni giorno una comunità resiliente e inclusiva per chiedere insieme il cambiamento necessario per la sopravvivenza dell’umanità. Le proteste di Extinction Rebellion sono sempre nonviolente ma oggetto di sanzioni e denunce che comportano notevoli spese legali. 

In occasione della mostra saranno disponibili delle stampe a tiratura limitata in cambio di un'offerta a sostegno del movimento.

redazione

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