“Si chiama via dei Pastori, perché gli permette di scendere dagli alpeggi senza percorrere la strada provinciale. Ma perché non la usano?”. Questo si sono chiesti alcuni automobilisti nel tardo pomeriggio di domenica 15 ottobre, quando sono rimasti imbottigliati nel traffico che scendeva dalla Val Pellice sulla strada provinciale 161, tra Villar Pellice e Torre Pellice. I rallentamenti, e le conseguenti code, erano dovute alla transumanza di una mandria di mucche, che dall'alpeggio scendeva verso le stalle più a valle. La via dei pastori è stata realizzata nel 2022 proprio per offrire un’alternativa alla 161.
“Fare la transumanza sulla via dei pastori non è un obbligo ma è una possibilità che hanno gli allevatori – sottolinea il sindaco di Villar Pellice, Lilia Garnier –. Ognuno di loro deve capire se dal punto di vista logistico gli convenga passare da lì”.
Così non è, ad esempio, per tre aziende di Villar Pellice che continuano ad usare la provinciale: “Le loro stalle sono in fondo al paese, verso Torre Pellice. Se restassero sulla via, dovrebbero percorrerla fino a Torre e poi tornare su. Per loro non è conveniente usarla”.
Ma anche gli allevatori di Bobbio Pellice spesso ne fanno a meno: “Può essere utile ai sei alpeggi che gravitano nella zona di Villanova, ma sicuramente non lo è per gli altri che si trovano sul versante opposto – rivela Mauro Vignola, sindaco di Bobbio Pellice –. Nessuno è comunque obbligato ad utilizzarla. Possiamo tutt’al più consigliarla per evitare intasamenti di auto sulla Provinciale”.
Al sindaco di Villar Pellice, comune che aveva affidato i lavori di realizzazione della via, finanziata dall'Unione montana, preme ribadire la vocazione principale di quella strada sulla destra orografica: “Prima di tutto è un collegamento che ci permette di raggiungere anche i Comuni dell'alta valle in caso di calamità naturali o gravi incidenti che interrompano la viabilità sulla Provinciale. Inoltre, è utilizzata a livello turistico come percorso che rientra in UpSlowTour”. Garnier è anche in grado di stimare il numero di aziende agricole che preferiscono il percorso lontano dal traffico per la transumanza: “Sicuramente è scelto da tutti gli allevatori che scendono in bassa valle e possiamo stimare che su otto aziende che fanno la transumanza, almeno quattro lo usino”.