Il consiglio comunale, nella seduta di lunedì scorso, ha approvato la delibera che introduce a Torino lo 'Ius Scholae'. Lo Statuto Comunale quindi cambia, prevedendo la concessione della cittadinanza ai minori e ai residenti nati all'estero, che abbiano completato in Italia uno dei due cicli primari di istruzione.
Ballatore e Ventra (FdI): "No grazie"
In Sala Rossa l'ok è arrivato con 31 voti a favore contro 5 (oltre ad un astenuto), che ha visto salire sulle barricate gli esponenti del centrodestra. Anche nelle Circoscrizioni non sono mancati i commenti al vetriolo da parte di alcuni esponenti, soprattutto quelli di Fratelli d'Italia della 5: "Ius scholae? No grazie - hanno dichiarato congiuntamente i consiglieri Alfredo Ballatore e Carmen Ventra - l'Amministrazione pensi a rimettere a posto la città invasa da erba e buche piuttosto che a modifiche ideologiche".
I consiglieri di FdI rincarano la dose: "Siamo e rimaniamo fortemente contrari ad ogni forma di anticipazione o di superficiale percorso formativo per il quale debba essere riconosciuta la cittadinanza Italiana".