Attualità - 22 novembre 2023, 07:00

Un giardino di Vanchiglia per Leo Chiosso, amico e autore di Fred Buscaglione: “Qui prendevano il fresco in estate”

Intitolata al paroliere di “Eri piccola così”, “Che bambola” e Che notte” l'area verde di largo Montebello. I figli: “Nostro padre ha sempre dimostrato il senso di appartenenza a Torino”

giardino leo chiosso

Un giardino di Vanchiglia per Leo Chiosso, amico e autore di Fred Buscaglione: “Qui prendevano il fresco in estate”

Eri piccola così”, “Che notte” e “Che bambola” cantate da Fred Buscaglione, “Parole parole” cantata da Mina, “Torpedo blu” da Giorgio Gaber (e moltissimi altri, ndr): sono brani entrati nella storia della musica popolare italiana. Pochi forse sanno, però, che dietro a questi grandi successi c'è una mente torinese: quella di Leo Chiosso, a cui ieri è stato intitolato il giardino al centro di largo Montebello, nel quartiere Vanchiglia dove visse.

Il ricordo dei figli

Paroliere e autore televisivofigura poliedrica del panorama culturale locale e nazionale, Chiosso ha legato profondamente la propria esistenza al Piemonte e a Torino in particolare: “Questo - hanno ricordato i figli Fred (non a caso) e Giorgio – è un momento che aspettavamo da 3 anni: abbiamo lavorato sodo e, finalmente, siamo riusciti a rendere giustizia alla figura di nostro padre. Nonostante abbia vissuto per molti anni a Milano e a Roma dopo la morte di Buscaglione, ha sempre professato il suo senso di appartenenza a questa terra”.

L'amicizia con Buscaglione

Il luogo scelto è molto rappresentativo, perché è proprio a Vanchiglia che l'amicizia e il rapporto di collaborazione tra Chiosso e Buscaglione nacquero e si consolidarono: “In questa piazza – hanno proseguito i figli – e in questo giardino, si ritrovavano spesso a prendere il fresco durante l'estate. Ringraziamo, a proposito, il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri per avercelo proposto”. 

L'omaggio del Comune

A scoprire la targa, insieme a volti noti come il giornalista Gian Paolo Ormezzano, lo scrittore Bruno Gambarotta e il direttore del Torino Film Festival Steve Della Casa, è stato il vicepresidente vicario del Consiglio Comunale Domenico Garcea: “Chiosso – ha dichiarato – ha scritto pagine indelebili della storia di questa città e di questo paese: piemontese purosangue, ha onorato il nome di Torino e la torinesità nel mondo rivendicando sempre le proprie origini. Intitolandogli il giardino la toponomastica della Città ha finalmente deciso di colmare questa lacuna”.

Marco Berton

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