Sport - 26 novembre 2023, 15:10

Pecco Bagnaia c'è: il pilota chivassese della Ducati è ancora il re della MotoGp

Dodici mesi dopo il primo trionfo, il bis iridato nella classe regina lo conferma come l'erede di Valentino Rossi: battuto il tenace spagnolo Martin e la sfortuna, dopo l'incidente e la grande paura del Gp di Catalogna

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Pecco Bagnaia c'è: il pilota chivassese della Ducati è ancora il re della MotoGp

A Valencia si è preso tutto, vittoria e titolo Mondiale (bis). E se vincere è difficile, riconfermarsi lo è ancora di più. La MotoGp da due anni ha lo stesso padrone e arriva da Chivasso: Pecco Bagnaia si conferma l'unico vero erede di Valentino Rossi, tenendo in Italia il titolo della classe regina delle due ruote, confermandosi campione con la sua Ducati ufficiale. Una conferma che arriva nella prima stagione in cui le due ruote hanno istituzionalizzato la formula con la Sprint Race il sabato e la gara lunga la domenica.

Se un anno fa il Mondiale era arrivato dopo una clamorosa rimonta sul francese Fabio Quartararo, stavolta il pilota italiano ha rischiato di subire la stessa sorte, visto che ad un certo punto si era ritrovato con mezzo titolo in tasca, con oltre 60 punti di vantaggio sullo spagnolo Jorge Martin, che poi ha saputo rimontare, gara dopo gara, portandosi addirittura in testa alla classifica.

La paura dopo l'incidente in Catalogna

Certo, il coriaceo pilota spagnolo della Ducati Pramarc ad un certo punto non ha più sbagliato nulla, ma ad agevolare la sua rincorsa è stato anche l'incidente e la grande paura provata da Bagnaia al Gran Premio di Catalogna a inizio settembre. Pecco, scattato dalla pole position, era caduto alla curva 2 venendo colpito sulla gamba dalla Ktm del sudafricano Brad Binder.

Subito si erano temute conseguenze gravissime, una frattura o un incidente che lo avrebbe messo fuori gioco a lungo, invece Bagnaia era già in vista nella gara successiva al Mugello, anche se visibilmente menomato e condizionato. Martin a quel punto ha iniziato a vincere e vincere ancora e, approfittando anche di una scivolata e di uno zero in classifica dell'italiano, era arrivato ad effettuare il sorpasso.

Sorpasso e controsorpasso

I veri campioni, però, si vedono nei momenti di difficoltà e da lì in avanti Pecco non ha più sbagliato, ha approfittato di un paio di errori del suo avversario e vincendo quando c'era da vincere e accontentandosi di qualche buon piazzamento, senza inseguire a tutti i costi il successo pieno, ha ripreso la testa della classifica fino all'epilogo che lo ha consacrato di nuovo campione.

La grande festa di Chivasso

Vincendo la sprint race del Quatar Martin si era riportato a -7 da Bagnaia, che però con il secondo posto nella gara lunga (approfittando del decimo posto dello spagnolo) ha affondato il colpo decisivo, prima che l'aritmetica certificasse oggi a Valencia il suo bis iridato, dopo che il successo di Martin nella Sprint aveva fatto rinviare la festa. Ma poi l'incidente e la caduta dello spagnolo nei primi giri della gara ha risolto subito la pratica e scatenato la festa in piazza d'Armi a Chivasso, dove è stato allestito un mega schermo, come avvenuto già dodici mesi fa, per raccogliere tutti i tifosi di Pecco che non hanno seguito il Fans club a Valencia, dove si è scatenata la gioia di coloro che appartengono alla "Nuvola Rossa".

"E' stata una grandissima emozione per tutti i tifosi e per la città". Così il sindaco di Chivasso Claudio Castello ha commentato la vittoria di Bagnaia. Castello era in piazza in prima fila insieme ai tifosi che hanno seguito su maxischermo il Gran premio.  La folla, che fino a quel momento aveva seguito la corsa in religioso silenzio, alla caduta di Martin è esplosa in un lungo urlo liberatorio. La giornata è stata organizzata dal Comune insieme a Iren e al Pecco Fan Club.

Il binomio perfetto Bagnaia-Ducati sembra destinato a durare ancora, perché il pilota di Chivasso si trova sulla due ruote di Borgo Panigale come succedeva una quindicina di anni fa a Casey Stoner, l'australiano volante due volte campione del mondo, anche se inevitabilmente l'accoppiata moto italiana-pilota italiano ha riportato alla mente i gloriosi anni Settanta di Giacomo Agostini in sella alla Mv Augusta.

Sulle orme di Valentino Rossi

Lo striscione della "Nuvola Rossa" e del Fans Club di Pecco ormai fa presenza fissa in ogni Gran Premio lungo il circuito del Mondiale e le premesse è che questa lunga serie di vittorie possa proseguire ancora. Perché Bagnaia è un talento fuori dalla norma che Valentino Rossi (presente nel weekend di Valencia per incoraggiarlo e stargli vicino, ndr) aveva fiutato già una decina di anni fa, quando lo aveva fatto debuttare nel Mondiale, in Moto3, grazie alla sua VR46 Riders Academy. Poi è arrivato il titolo in Moto2, prima della doppietta nella classe regina. E oggi si può dire che l'allievo sta eguagliando il maestro.

Massimo De Marzi

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