Economia e lavoro - 29 novembre 2023, 17:52

Torino lancia l'allarme per il settore legno: "L'emergenza climatica colpisce anche il nostro settore"

Il dibattito ha animato la terza edizione di Orizzonte Legno, convegno che ogni anno richiama gli addetti ai lavori presso l'Unione Industriali di via Fanti

alberi legno

L'emergenza climatica tocca da vicino anche il settore del legno

In futuro ci sarà legno a sufficienza per tutti? Che impatto avranno gli eventi metereologici più estremi su questa materia prima? E, soprattutto, cosa può fare il “sistema legno” per aiutare a contrastare il cambiamento climatico?


Sono le questioni fondamentali attorno a cui si sviluppa il dibattito proposto dal convegno “Il clima del legno. Una risorsa per la sostenibilità ambientale ed economica”, terza edizione di Orizzonte legno, l’annuale momento di analisi degli scenari produttivi e di mercato del comparto produttivo organizzato dall’Associazione Legno dell’Unione Industriali Torino.


L’appuntamento, realizzato col supporto di Conlegno - Consorzio Servizi Legno Sughero e di Rilegno - Consorzio nazionale recupero e riciclo imballaggi di legno, si propone di analizzare l’impatto dei fenomeni e dei rischi ambientali sulla filiera e di valutare le prospettive nel breve e medio periodo per le realtà del settore.


In Italia la superficie forestale complessiva è da anni in costante aumento, complice l’abbandono di ampie porzioni di territorio un tempo destinate ad attività rurali, che nel tempo sono state occupate dalla crescita di nuovi boschi. In base ai dati resi disponibili dell’Inventario Nazionale delle Foreste (2015), tali aree nel Paese superano gli 11 milioni di ettari, occupando oltre un terzo del territorio nazionale: il doppio rispetto agli anni ‘50 e circa il 25% in più rispetto a trent’anni fa. Un contesto all’interno del quale il Piemonte si pone al secondo posto fra le regioni italiane per estensione forestale. Una risorsa preziosa, come sancito anche dall’Accordo di Parigi sul clima: le attuali emissioni di CO2 sono assorbite per il 30% dagli alberi del pianeta grazie al processo di fotosintesi. Ma tale azione non è sufficiente a contrastare l’aumento delle emissioni in atmosfera e il legno può assolvere ad ulteriori funzioni nella mitigazione del cambiamento climatico. Ad esempio, è il materiale sostenibile per antonomasia e può offrire una valida soluzione il suo utilizzo nell’ambito delle costruzioni, in alcuni casi anche come eventuale alternativa al cemento (fonte del 7% delle emissioni globali di CO2) laddove possibile.


Come sottolinea Matteo Mazzoni, presidente dell’Associazione Legno dell’Unione Industriali Torino, “Oggi, tutte le iniziative industriali, economiche e finanziarie, devono fare i conti con eventi meteo capaci di sconvolgere il territorio e di conseguenza gli insediamenti industriali e civili. È necessario compiere delle riflessioni in merito a mutamenti del clima che già oggi influenzano, direttamente o indirettamente, le vite di tutti noi. Ecco perché abbiamo voluto dare vita a questa occasione di confronto comune: per interrogarci e riflettere sul modo di operare delle nostre aziende, mettendo in discussione consuetudini e comportamenti che fino ad oggi abbiamo considerato normali, corretti e appropriati. Per capire come potranno esserne condizionate le nostre attività, per far evolvere i nostri processi produttivi in modo sostenibile, per fornire tutti insieme un contributo sostanziale a favorire un’inversione di rotta”.

Il cambiamento climatico non è più soltanto tema di dibattito accademico tra climatologi e ambientalisti - commenta Giorgio Marsiaj, presidente dell’Unione Industriali Torino -, ma uno dei temi principali al centro delle politiche europee e della comunità globale, nonché una preoccupazione quotidiana sia per i cittadini sia per le imprese. Preoccupazione che deve trasformarsi nell’impegno di ciascuno a cambiare i propri comportamenti, i modelli di vita e consumo. Oltre ad accordi internazionali, modifiche normative, nuove tecnologie, occorre anche e soprattutto una comune e condivisa consapevolezza, un’educazione diffusa alla sostenibilità. In tale contesto, l’industria del legno può rappresentare una leva importante per uno sviluppo più equilibrato e sostenibile, e un suo maggior utilizzo come materia prima offre buone opportunità per l’industria del Paese e della nostra regione. Per sua natura, la crescita della filiera del legno è legata alla dimensione locale, a una migliore gestione dei boschi, al presidio del territorio e delle aree marginali. Può creare nuove occasioni di lavoro e contribuire a ridurre i rischi di dissesto ambientale. L’alleanza fra tecnologia e natura è ciò che la sostenibilità, sia ambientale sia economica, richiede”.

MSci

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU