Politica - 19 dicembre 2023, 12:31

Lo Russo, Torino svolta sulle anagrafi: "Fatti 220mila documenti: un torinese su 4". "Nel 2024 partiranno il triplo dei cantieri dei Giochi 2006"

Sulla Tav: "Toglierà Torino dall'isolamento infrastrutturale cui la obbliga la geografia. Ora si pensi anche alla Liguria, verso Savona e Genova"

Stefano Lo Russo

Il sindaco Lo Russo ha analizzato quanto fatto dal Comune in questi ultimi dodici mesi (e non solo)

Le grandi opere, ma anche i servizi, senza dimenticare i cantieri per una città che cambia. Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ospite della trasmissione di Radio Juke Box, ha fatto il punto del 2023, ma anche dei suoi primi due anni di mandato. A cominciare dall'approvazione del bilancio, avvenuta nella serata di ieri. Una specie di "record".

Semaforo verde sul bilancio verso il 2026

"Siamo molto soddisatti per l'approvazione del bilancio previsionale 2024-2026 - dice il primo cittadino -. Un risultato storico perché, di solito, i bilanci vengono approvati nella primavera. Merito del grandissimo lavoro fatto da tutti i consiglieri e grazie anche a un buon rapporto tra maggioranza e minoranza e con le otto circoscrizioni che hannocollaborato".
Semaforo verde per i prossimi tre anni. Un periodo di tempo che, spiega Lo Russo, "sarà decisivo per Torino. I conti tornano anche grazie al Patto per Torino, firmato nel 2022 con l'allora premier, Mario Draghi, che ha permesso di evitare il dissesto del Comune programmando interventi grazie a un finanziamento a fondo perduto di un miliardo. E' pronta a partire una mole di lavori impressionante, tre volte quelle delle Olimpiadi del 2006 e, proprio nel 2024, vedremo partire moltissimi cantieri".

Tav, "toglierà Torino dall'isolamento" 

Nelle scorse ore, il primo cittadino ha preso parte anche alla cerimonia a Chimonte per la consegna della tratta italiana del tunnel di base della Torino-Lione. "Un cantiere che darà alla città un'infrastruttura molto importante, una volta completata e che farà uscire Torino dall'isolamento dalle grandi vie di comunicazione. Torino ha problema del punto di vista geografico, che è molto complesso per il suo posizionamento e ha bisogno di essere interconnessa. Ora sono maturi i tempi per collegamenti più efficenti anche con la Liguria, soprattutto Genova e Savona. Sono provvedimenti che cambiano la storia, come ha fatto il Frejus cento anni fa. E' bene che la politica inizi a discuterne".

Cosa resta del 2023

Tempo di bilanci anche rispetto al passato e a un 2023 che segna il secondo anno di mandato. "Non abbiamo mancato una scadenza, abbiamo assunto molte persone rispondendo a una carenza che si stava facendo grave ed è partito un cantiere come Torino Esposizioni. Abbiamo migliorato alcuni servizi come quello dellle carte d'identità, mentre possiamo migliorare su altri come la cura del verde". Proprio sui documenti all'anagrafe, il sindaco ha ribadito come "Abbiamo fatto 220mila carte d'identità in due anni, questo vuol dire che un torinese su quattro ha cambiato documenti, ma continuiamo a lavorare con grande determinazione per fare di Torino un modello italiano". 

Tra soddisfazioni e punti negativi, Lo Russo ricorda come l'avvio del suo mandato sia stato "durissimo, la situazione era da dissesto economico e i primi mesi sono stati decisamente difficili. Abbiamo rischiato il commissariamento, non ci fosse stato Draghi. Mentre la partenza del cantiere di To Expo è la più grande soddisfazione: cambierà la zona, ma anche la percezione degli eventi e della cultura per Torino. Proprio i grandi eventi sono stati per Torino un successo in quest'anno e speriamo siano un viatico per il 2024".

Stop ai diesel Euro5

Da poche ore, però, è arrivato anche il semaforo arancione e lo stop ai diesel Euro5: "Abbiamo un protocollo molto rigido che fa scattare i blocchi al superamento delle soglie delle sostanze inquinanti. E' un tema molto complicato, siamo storicamente in difficoltà, proprio per la conformazione fisica della città. L'aria inquinata resta e non viene spazzata via".

Massimiliano Sciullo

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