Attualità - 20 dicembre 2023, 11:10

Natale 2023, Torino riscopre la voglia di libri. Ed è pronta a spendere qualche euro in più rispetto al passato (ma sempre online)

Secondo le rilevazioni di Confesercenti si stima un budget da 223 euro (erano 197 nel 2022). Ma pesa anche l'inflazione. Banchieri: "Lievi segnali di ripresa, ma temiamo il 2024". Coppa (Ascom): "Partenza lenta, ora va meglio"

mercatino di Natale

Torino e i torinesi si preparano a Natale facendo la spesa (nonostante tutto)

Ripartono un po', i consumi di Natale. Ma se la ripresa si muove ancora a passo lento (e temendo il 2024 alle porte), non mancano le sorprese. Per esempio la riscoperta di regalare, da parte dei torinesi e dei piemontesi, un libro da mettere sotto l'albero. Aumenta di qualche euro - anche a causa dell'inflazione - il budget di spesa da parte delle famiglie, che però si rivolgono sempre di più al commercio online. Lo dicono le ultime indagini sul tema effettuate dalle associazioni di categoria come Confesercenti e Ascom. 

Confesercenti: "Sale il budget"

E la stima di Confesercenti sulle spese ipotizza che i torinesi arrivino a mettere in conto una cifra intorno ai 223 euro, in crescita rispetto ai 197 del Natale 2022. Una crescita del 12%, che però scende al 6 se la si depura dall'effetto dell'inflazione.

Un piccolo risultato incoraggiante – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti –. Però non rappresenta certamente un punto di svolta rispetto alla crisi dei consumi, che condiziona ancora pesantemente le scelte dei piemontesi. I consumatori che dichiarano di voler contenere la spesa per i regali di Natale 2023 sono il 43%: una quota in diminuzione rispetto al 47% dello scorso anno, ma ancora rilevante. Speriamo in una accelerazione finale che, anche grazie alle tredicesime, confermi e migliori questo trend: se non altro, avremo avuto un Natale leggermente migliore di quello dello scorso anno". Il timore, come accennato, è per l'inizio dell'anno nuovo. "Non saranno due o tre settimane in controtendenza a ‘salvare’ un anno pieno di difficoltà, a cui segue un 2024 che temiamo in frenata”.

 

Cosa mettere sotto l'albero

Nella classifica delle intenzioni di acquisto per i regali al primo posto si confermano i capi d’abbigliamento (51%), seguiti dai prodotti di profumeria (45%) e dai libri (44%). Poi giochi e giocattoli (38%), accessori di moda (33%), regali gastronomici (29%), prodotti tecnologici e regali di gioielleria (entrambi al 24%), arredamento e prodotti per la casa, calzature e videogiochi (tutti al 20%). Il 10%, invece, segnala l’intenzione di regalare un viaggio o una vacanza, un dato in ascesa rispetto al 7% dello scorso anno.

Pronti per il cenone

Non delude mai l'alimentare, sotto le Feste che fanno rima con cenone. La spesa alimentare ha avuto un incremento: almeno un +10%, ma le cose potrebbero andare ancora meglio, con l'approssimarsi delle giornate clou. Aumenta la passione dei piemontesi per panettoni e pandori artigianali, ma è esteso anche un più ampio ricorso ai prodotti del territorio.

Le Stelle alpine battono l'abete

Un altro settore in crescita è quello dei fiori: la stella di Natale si conferma la regina delle feste, con un aumento delle vendite addirittura del 15%. In calo gli abeti di Natale (-10%). “Le composizioni con bacche, vischio e agrifoglio in stile anglosassone registrano un +40% - dicono gli addetti di settore -, e vengono utilizzate molto come regalo per parenti e amici, ma anche come centrotavola od ornamento per porte e muri”.

Tutti online, ma il negozio fisico "resiste"

Secondo, il punto vendita "fisico" continua ad avere un ruolo centrale negli acquisti di Natale e le attività di vicinato vengono scelte dal 20% dei consumatori. Una scelta che coinvolge sempre di più i giovani (nonostante la loro passione per la tecnologia, che avvicina all'e-commerce). Il 14%, invece, si rivolgerà ad un mercatino per comprare almeno uno dei regali da mettere sotto l’albero. Ma per molti le piattaforme sono diventate ormai indispensabili: in crescita la vendita diretta via web, con la quota di chi acquisterà online direttamente dal sito del produttore che sale dal 21 al 23%. Soprattutto, si consolida la prevalenza delle grandi piattaforme di eCommerce, cui intende rivolgersi il 68% degli intervistati, rispetto al 63% dello scorso anno.

Segnali di (timida) ripresa, tra Black Friday e Saldi

Gran parte dei commercianti interpellati da Confesercenti riscontra una piccola ripresa rispetto allo scorso anno, con acquisti iniziati già nel weekend lungo dell’8 dicembre (non fu così nel 2022) e proseguiti in quello appena trascorso; il calendario offre ancora un fine settimana di acquisti prima di Natale e tutti sperano che le tredicesime diano una mano. Chi soffre è sempre l’abbigliamento, sempre più compresso tra il black Friday e i saldi che arrivano dopo la Befana.

Ascom: "Partenza lenta, ora meglio"

Natale promettente anche per le previsioni di Ascom. "Il Natale 2023 sta rivelando un buon trend per i commercianti; la partenza un po’ lenta fino allo scorso week end, in attesa delle tredicesime, ha lasciato il posto ad un incremento negli acquisti già da sabato scorso. I primi giorni si sono comunque rivelati in linea con lo scorso anno, ma si attende una spesa complessivamente più ricca, grazie anche a buste paga leggermente più alte per le nuove regole Irpef, al recupero sui rincari energetici e, probabilmente, anche grazie ad una ritrovata fiducia generale", dice la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia, Maria Luisa Coppa.

Secondo Ascom, i regali più acquistati ad ora sono i prodotti enogastronomici, scelti da circa i tre quarti degli acquirenti: oltre ai gourmet box, che prediligono spesso i prodotti del territorio, ci sono gli acquisti per i pranzi e le cene, che vedono protagonisti, tra gli altri, anche i nostri bravissimi maestri pasticceri con dolci proposte che non mancheranno di stupire. Il 50% regalerà giocattoli, prodotti per la bellezza e per la cura della persona. Vanno moltissimo i capi di abbigliamento, con un trend in leggero aumento rispetto al 2022, ma con uno scontrino più basso e la tendenza ad acquistare articoli piccoli, come guanti, sciarpe, cinture. Molto bene anche i libri, che saranno scelti da oltre il 40% dei clienti.

Ristoranti sold out

I ristoranti, infine, segnano il sold out per le cene aziendali, per la Vigilia e il Pranzo di Natale. Quest’anno le prenotazioni sono arrivate fin da ottobre; un bel segno di voglia di convivialità e di apprezzamento per la nostra cucina. "Vediamo un ritorno all’acquisto nei negozi di vicinato – sottolinea la presidente Coppa -. Siamo felici di poter constatare che in questo Natale si torna ad amare lo shopping nelle vie, dove è più bello, e più facile, trovare l’idea giusta passeggiando tra tantissime vetrine creative, eleganti e attraenti. E poi, dentro al negozio, si trova sempre un sorriso, un consiglio, una stretta di mano, che un e-commerce potrà mai sostituire".

 

Massimiliano Sciullo

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