Economia e lavoro - 29 dicembre 2023, 17:58

Rilanciare Mirafiori per rilanciare Torino, la sfida dei sindacati: "L'auto deve tornare centrale"

Fim, Fiom e Uilm presentato un documento unitario per sollecitare istituzioni e imprese a fare squadra: "La città è in declino, servono nuove produzioni anche dall'estero"

Rilanciare Mirafiori per rilanciare Torino, la sfida dei sindacati: "L'auto deve tornare centrale"

Rilanciare lo stabilimento di Mirafiori per rilanciare Torino: è questa la sfida annunciata da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm per sottolineare e rimettere al centro il ruolo dell'industria automobilistica nello sviluppo della città.

Incentivare la produzione

I tre sindacati, dopo quasi 13 anni, sono "tornati insieme" sull'automotive presentando un documento unitario per incalzare istituzioni e imprese a fare squadra su un punto fondamentale: tornare a produrre auto: "L'obiettivo - dichiara il segretario provinciale della Fim Rocco Cutrì - è quello di confermare la missione produttiva per avere effetti positivi sull'economia e sull'occupazione: i progetti alternativi illustrati da Stellantis vanno confermati ma non sono centrali, per questo occorre valorizzare l'assemblaggio delle auto perché aumenta sia la filiera che l'indotto. Torino ha potenzialità importanti anche sulla componentistica; solleciteremo un confronto su tutti questi temi".

La sfida passa dallo sviluppo di nuove produzioni: "Solo attraverso il rilancio di Mirafiori - aggiunge il segretario provinciale della Uilm Luigi Paone - possiamo tornare a camminare ridando lavoro e dignità a un territorio impoverito ma che è ancora il più importante d'Italia per il settore: per questo è opportuno portare qui un nuovo modello".

Il declino industriale di Torino

Tutto questo parte da un minimo comune denominatore: il declino industriale di Torino sottolineato dai dati: "Come mostrato - spiega il segretario provinciale della Fiom Edi Lazzi - da diverse ricerche, la città non sta bene, con un calo di imprese, occupazione ed export, oltre a una crescita bassissima e a un forte invecchiamento della popolazione. Mirafiori è passata dai 20mila addetti del 2008 ai 15mila di oggi, con un calo del 29%, mentre la produzione è passata dalle circa 200mila vetture del 2000 al punto più basso di 21mila nel 2019, l'89% in meno".

Produttori dall'estero e auto elettriche

I sindacati, infine, si mostrano d'accordo su due aspetti importanti come i nuovi produttori dall'estero, anche dall'oriente, e le auto elettriche: "Abbiamo bisogno - concludono all'unisono i segretari - di nuove produzioni: per questo bisogna rompere il tabù anacronistico del produttore unico. Torino, da questo punto di vista, deve essere inclusiva aprendosi all'estero e anche alla Cina, consapevoli del fatto che chi vuole produrre qui deve usare le nostre regole. Il settore dell'elettrico, su cui si stanno concentrando sia l'Europa che le aziende, non può essere ignorato e va seguito, ma se quella è la direzione anche il Governo deve muoversi".

Marco Berton

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