Prove tecniche di 'campo largo' giallorosso per provare a fermare l'annunciata riconferma del governatore Alberto Cirio. Nel pomeriggio di domani, 4 gennaio, è in programma il primo incontro tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle in vista delle Regionali della prossima primavera.
Frizioni ancora recenti tra le due parti
La data era stata definita prima di Natale dopo un confronto tra la coordinatrice regionale del M5S Piemonte Sarah Disabato e il segretario regionale del PD Domenico Rossi e un raccordo con i rispettivi livelli nazionali. Che poi questo primo appuntamento possa essere il prologo di una intesa elettorale vera e propria resta ancora tutto da capire e da definire, considerato che solo un paio di settimane fa erano state forti e vibranti le polemiche sollevate dai consiglieri pentastellati per la presenza del sindaco di Torino Stefano Lo Russo al fianco di Cirio e del ministro Salvini al cantiere della Tav al Moncenisio.
Il poco tempo a disposizione
Va scelto un candidato presidente che sappia accontentare tutti, stendere un programma condiviso, gli ostacoli da superare non mancano e il tempo non è molto, visto che si andrà al voto tra cinque mesi al massimo. Dall'incontro di domani si capirà quanto la strada del 'campo largo' è in discesa oppure se si tratta di un'opzione che presto verrà abbandonata, con ognuno che farà corsa a sè.
"Non è questione di nomi - ha osservato Disabato nei giorni scorsi - ma di contenuti. Le Primarie del centrosinistra non sono un metodo di selezione dei nostri candidati, ma in ogni caso siamo lontani anni luce dal parlare di nomi e candidature perché in questo momento ci interessa parlare del Piemonte".
No del M5S alle Primarie del Pd
Difficilmente si seguirà la strada fatta ad Ivrea per le Comunali 2023, dove si è imposto il sindaco giallorosso Matteo Chiantore. Nella città del Carnevale delle Arance il nome di Chiantore era stato individuato dai dem tramite le Primarie, per poi essere "approvato" dai penstellati. Un procedimento che il Movimento al momento sembra escludere.
Ed il niet alle Primarie sicuramente svantaggia l'attuale candidato in pectore del Partito Democratico, il vicepresidente Daniele Valle. Ma non favorisce neanche la parlamentare Chiara Gribaudo, lontana dall'incassare l'appoggio del popolo di Giuseppe Conte.
Disabato lascia la porta aperta
"È un confronto dovuto per capire su quali temi ci sono convergenze, ma anche per evidenziare i punti che ci dividono. Il M5S ha sempre detto che la priorità è il programma", ha concluso Disabato, lasciando la porta aperta. "Sicuramente nel mese di gennaio molto nodi saranno sciolti: non escludiamo incontri successivi".
La delegazione del Movimento 5 Stelle sarà composta dalla stessa di Sarah Disabato, da Ivano Martinetti, Consigliere regionale e coordinatore Provincia di Cuneo del Movimento 5 Stelle, da Antonino Iaria, deputato Movimento 5 Stelle, e da Paola Taverna, Vicepresidente Vicario del Movimento 5 Stelle. Non sarà presente, invece, l'ex sindaca di Torino Chiara Appendino.
Niente 'campo largo' a Collegno
Mentre all'interno del centrosinistra si discute dell'ipotesi di un accordo con i pentastellati, di sicuro non è di buon auspicio quanto è successo a Collegno, dove le prove di 'campo largo' sono naufragate già ad inizio 2024, con il M5S che in una lunga nota ha spiegato le ragioni per cui ha scelto di non proseguire il percorso di collaborazione con il Partito Democratico, nella scelta di un candidato comune per il dopo Casciano.