Politica - 03 gennaio 2024, 07:30

Regionali, Tolardo e Montagna: "Cirio non è imbattibile, ma bisogna scegliere il candidato e allargare la coalizione"

I sindaci di Nichelino e Moncalieri, esponenti del centrosinistra, invitano a fare in fretta. "Serve una persona che sappia allargare lo schieramento". Montagna spinge per l'accordo con il M5S, Tolardo scettico sulla realizzazione di un 'campo largo': "Ricordiamo l'esempio di Lo Russo a Torino"

tolardo e montagna

I sindaci di Nichelino e Moncalieri, Giampiero Tolardo e Paolo Montagna

Il 2024 in Piemonte sarà l'anno delle elezioni regionali, con Alberto Cirio e il centrodestra che intendono confermare il successo del 2019 e il centrosinistra che ancora non ha sciolto le riserve sul candidato da opporgli, nella speranza forse di ricucire con il M5S e creare il famoso 'campo largo', di cui tanto si parla anche a livello nazionale.

Due esponenti importanti del centrosinistra sono i sindaci di Moncalieri e Nichelino, Paolo Montagna e Giampiero Tolardo, che si dicono convinti che la partita sia aperta, nonostante molti sondaggi indichino un Cirio nettamente in vantaggio contro ogni nome tra quelli ipotizzati come suoi competitor, da Daniele Valle a Chiara Gribaudo al Rettore del Politecnico Guido Saracco, che sarebbe quella scelta civica evocata da alcuni per uscire dall'impasse.

Tolardo: "Scegliere rapidamente il candidato presidente"

"Io auspico una futura Giunta regionale più concreta di quella che sta terminando il suo mandato, che ha fatto molti proclami e promesse ma senza una concreta realizzazione", dice Tolardo parlando prima da sindaco di Nichelino. "Penso in primis alla vicenda dell'ospedale unico, con Cambiano preferito a Vadò andando contro le aspettative dei sindaci del territorio, con una scelta di campanile che allungherà solo i tempi, mentre per quanto riguarda Stupinigi 2030 ancora stiamo aspettando la scelta del referente per la cabina di regia e non si hanno certezza dei fondi per portare a termine il progetto di rilancio".

Poi, indossando i panni dell'esponente del centrosinistra, Tolardo aggiunge: "Cirio parte sicuramente favorito, ma il Piemonte è contendibile. Bisogna fare in fretta con la scelta del candidato presidente: si è perso tanto tempo parlando di primarie, ora bisogna scegliere. La campagna elettorale di fatto è ferma, mentre Cirio si sta già muovendo da mesi".

"Ricordiamo il precedente di Lo Russo a Torino"

Tolardo crede poco all'ipotesi di un accordo con i 5 Stelle: "Il centrosinistra deve sforzarsi di allargare la coalizione, ma senza inseguire o aspettare i Cinque Stelle, che forse stanno facendo una scelta opportunistica guardando anche alle Europee che si svolgeranno in contemporanea e che avranno una legge proporzionale. E poi ricordiamoci cosa è successo nel 2021 con le elezioni a Torino, quando Lo Russo ha vinto senza fare accordi col M5S, ribaltando i pronostici che alla vigilia lo davano per sconfitto".

L'incontro in programma il 4 gennaio tra i vertici Pd e quelli del M5S sembra invece preludere all'ipotesi di un 'campo largo' come da tempo auspica Montagna. "Per vincere il centrosinistra deve uscire dal suo perimetro e ampliare quanto più è possibile la coalizione", ha detto il sindaco di Moncalieri. "La partita è molto difficile ma bisogna avere il coraggio di giocarla, non di darla per persa in partenza,  accontentandosi di una sconfitta onorevole", ha aggiunto.

Montagna: "Giocare per vincere, non per perdere con onore"

"Scendere in campo per vincere è fondamentale, per molti invece sembra sufficiente assicurarsi di nuovo un posto a Palazzo Lascaris piuttosto che pensare di conquistare il grattacielo Piemonte, sede della Regione", dice ancora Montagna, che poi spiega come potrebbe funzionare ed essere vincente il campo largo.

"Bisogna unire e non più dividere, ricordandosi delle persone che non vanno più a votare o che, deluse, le ultime volte hanno scelto altri. Si può raccontare un'altra storia, pensando in primis alla sanità, con proposte utili al sistema Piemonte".

"Lavorare fino all'ultimo per un accordo con il M5S"

E sulla scelta del candidato presidente, se civico o politico, Montagna lascia aperta ogni porta: "Serve un candidato condiviso e capace di unire quanti più pezzi possibili nell'alternativa a Cirio". Su questo, invece, Tolardo ha una idea diversa: "E' il momento che la politica torni a svolgere il proprio suo ruolo e a riaffermare il suo primato, vedo tanti esponenti autorevoli tra quelli in lizza, con le carte in regola per essere all'altezza".

Massimo De Marzi

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