Attualità - 26 gennaio 2024, 11:48

Alberi di corso Belgio, il comitato per salvarli chiede una controperizia collegiale: “Stiamo assistendo ad un annuncio di morte”

Il gruppo di cittadini continua nella propria mobilitazione in vista dell'imminente taglio di 17 aceri giudicati pericolosi dal Comune: “Monitoraggio frettoloso e poco approfondito”. Tresso replica: "Gli alberi non si abbattono a cuor leggero"

Alberi di corso Belgio, il comitato per salvarli chiede una controperizia collegiale: “Stiamo assistendo ad un annuncio di morte”

Un annuncio di morte”: sono parole fortissime quelle usate dal Comitato “Salviamo gli alberi di corso Belgio” per definire il progetto della Città di Torino di rinnovamento dell'alberata di corso Belgio. Il gruppo di cittadini, in vista dell'imminente abbattimento di 17 aceri giudicati a rischio crollo dal Comune, propone di realizzare una controperizia collegiale.

Una controperizia collegiale

Dal Comitato sollecitano una soluzione che coinvolga tutte le parti in causa: “La metodologia utilizzata – dichiara il portavoce Roberto Accornero – è obsoleta e ha delle componenti soggettive, oltre ad essere spesso influenzata da chi commissiona le analisi. Il monitoraggio effettuato dai tecnici comunali, inoltre, è stato frettoloso e poco approfondito: per questo chiediamo di andare in una direzione collettiva realizzando una controperizia collegiale con la supervisione di diversi agronomi indicati dalle diverse parti in causa”.

Critiche alle politiche del verde

I cittadini, infine, si dichiarano contrari alle politiche del verde attualmente utilizzate a Torino, portando un esempio specifico: “Non si possono – prosegue Accornero – svuotare le città dagli alberi per riempirle di esemplari piccoli, come fatto violentando corso Umbria, perché per sostituire una pianta di 80 anni ce ne vanno almeno 3mila. Siamo contro anche all'attuale logica di compensazione che va contro al concetto di verde di prossimità: non serve a nulla, infatti, piantare in collina quando si abbatte in città. Dal nostro punto di vista non bastano i dati statistici, ma occorre valutare il valore ecosistemico dato dalle capacità di raffreddamento dell'ambiente, di assorbimento degli inquinanti e di fare ombra”.

Agronomi e forestali, Allasia: "Il nostro lavoro non può essere offeso da approssimazione e pressappochismo"

“Il nostro lavoro di tutela e gestione dell’ambiente, non può essere offeso dall’approssimazione e dal pressappochismo di affermazioni avventate e tanto meno dalla strumentalizzazione ideologica” è la risposta di Marco Allasia, Presidente della Federazione Interregionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali del Piemonte e della Valle D’Aosta sulla vicenda dell’abbattimento di alberi in corso Belgio. 

"Non è accettabile  - aggiunge - far passare il messaggio che i dottori agronomi e forestali non abbiano una condotta seria o, peggio, che si prestino ad essere influenzati nel loro giudizio tecnico da sollecitazioni economiche o di altro genere. I cittadini, così come le imprese e le istituzioni, devono sapere che, al pari degli altri professionisti, anche gli agronomi e forestali devono continuamente aggiornarsi, sono tenuti al rispetto di un codice deontologico e che sul loro operato vigila in prima battuta l’ordine professionale di appartenenza e in seconda battuta il Ministero di Giustizia. Eventuali accuse relative alla mancanza di rispetto di queste condizioni, devono essere circostanziate e provate per non incorrere in azioni legali a tutela della correttezza e della serietà del lavoro che ogni giorno viene svolto da migliaia di tecnici”.

Tresso: "Gli alberi non si abbattono mai a cuor leggero"

L’assessore al Verde Francesco Tresso dopo l'incontro ha sottolineato: "Il rischio è alimentare la disinformazione su queste tematiche. La cura del verde ha importanti ripercussioni anche sulla sicurezza, che ogni Amministrazione ha il dovere di perseguire per garantire l’incolumità di cittadini e cose. Questo è ancora più vero oggi, in presenza di eventi meteo estremi che con sempre maggiore frequenza colpiscono anche la nostra città".

£Le operazioni di valutazione di stabilità degli alberi di corso Belgio, così come su tutto il patrimonio arboreo della città, vengono svolte da professionisti incaricati dalla Città, tecnici agronomi certificati, nel pieno rispetto delle procedure e dai protocolli di lavori prescritti in materia. Nello specifico, l’analisi VTA è una metodologia di valutazione sviluppata negli ultimi decenni, supportata da studi su basi scientifiche, che esamina le caratteristiche morfologiche e strutturali di un albero per individuare eventuali difetti e criticità che potrebbero rappresentare un potenziale pericolo - ha proseguito l'assessore - Un monitoraggio regolare è dunque fondamentale nel caso di alberate che presentano problemi e che sono giunte a fine vita, perché solo valutando l'evoluzione delle condizioni dell'albero è possibile intervenire tempestivamente. E’ questo il caso di corso Belgio".

"L’abbattimento di un albero non è un’operazione che si fa a cuor leggero, ma solo in virtù di elementi di valutazione oggettivi e valutazioni di professionisti esperti in materia”, ha concluso Tresso.

 

Marco Berton

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