Profuma di Oriente il concerto di febbraio dell'Orchestra Filarmonica di Torino, in calendario martedì 13 febbraio al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
Diretti da Giampaolo Pretto, i musicisti di OFT e il solista Emanuele Arciuli, proporranno un programma ricco di suggestioni, dall’inedita partitura On Reminiscence della compositrice turca Füsun Köksal, vincitrice della quarta edizione del Mario Merz Prize - sezione musica, al dialogo tra pianoforte e orchestra dei Canti della stagione alta di Ildebrando Pizzetti, fino alla conclusione con il celebre brano Danze di Galánta di Zoltán Kodály, che vede la musica popolare intersecarsi con la tradizione classica europea.
Composto in occasione della quarta edizione del Mario Merz Prize, On Reminiscence per orchestra d'archi riflette l'interesse di Füsun Köksal per le temporalità musicali e la loro percezione. Il brano è basato su materiali musicali stratificati, ripetuti o impercettibilmente variati come in una sorta di eco o – come suggerisce il titolo – di reminiscenza.
Il pianista Emanuele Arciuli, considerato tra i massimi interpreti della musica del XX e XXI secolo, con particolare riferimento ai compositori statunitensi, sarà invece protagonista nei Canti della stagione alta di Ildebrando Pizzetti. Composti nel 1930, in un dialogo intenso e lirico con l'orchestra, mettono infatti il pianoforte al centro della scena.
Risalgono allo stesso periodo anche Le Danze di Galánta, brano in cui il compositore ungherese Kodály esalta, nella raffinata partitura, il folklore magiaro, dando vita a una melodia di ispirazione popolare, coinvolgente ma sempre elegante.
Per queste sue caratteristiche, il concerto fa anche parte di «Barca solare. Ascolti dal Mediterraneo», rassegna di sei eventi musicali che Orchestra Filarmonica di Torino e Fondazione Merz, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, propongono dal 28 gennaio al 24 marzo 2024 nella città di Torino per costruire una riflessione sulla musica contemporanea, tra brani di repertorio e lavori appositamente commissionati, con un focus particolare dedicato ai compositori e alle compositrici del presente e alla musica delle sponde del Mediterraneo.
Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.
L'immagine che accompagna ogni singolo concerto di stagione è invece stata ottenuta con l’intelligenza artificiale. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale”, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto.
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