La via del dialogo e dell’incontro è quella scelta da tempo dalla Santa Sede per dar vita a un rapporto di fiducia reciproca fra il Vaticano e la Cina e che permetterà, pur con le difficoltà e gli ostacoli che ci sono nel cammino, di realizzare in un futuro prossimo il desiderio del Pontefice di recarsi in visita “in quel nobile Paese”.
Ovviamente, quando questo avverrà, rappresenterà una delle più grandi pagine di svolta della Storia.
L’udienza di venerdì 2 febbraio, concessa alla Federazione in occasione del decimo anniversario della nascita e nel contesto dei festeggiamenti del Capodanno cinese, è stata, per così dire, “propedeutica” al grande passo.
Papa Bergoglio ha incontrato in udienza privata la delegazione cinese, composta dai vertici dell’associazione con a capo Paolo Hu-Shaogang, il quale ha deposto nelle sue mani un meraviglioso messaggio di pace.
Copyright © Vatican Media
Le parole del Santo Padre sono state altresì di grande speranza, volte a “contribuire ad accrescere l’accoglienza vicendevole e lo spirito di fraternità” attraverso “la reciproca conoscenza tra la comunità italiana e quella cinese”.
UN PONTE DI DIALOGO E RISPETTO RECIPROCO
La Federazione Nazionale Italia-Cina, ha l'obiettivo di promuovere scambi economici, politici e culturali e, al contempo, di incrementare gli scambi di idee, persone, beni, servizi e capitali fra i due Paesi.
Il Santo Padre ha espresso il suo apprezzamento per tutte le “molteplici iniziative” della Federazione che “intendono promuovere il dialogo tra Italia e Cina, affrontando le sfide relative all’integrazione culturale, all’educazione, ai valori sociali da condividere”.
Copyright © Vatican Media
E ha continuato il suo messaggio sottolineando la necessità “a proseguire il cammino intrapreso” e a “perseguire queste finalità con impegno generoso”.
Dal canto suo, la comunità cinese ha confermato il suo affetto per il pontefice e la gioia di poter condividere la festività imminente del Capodanno nell’anno del Dragone in un augurio “di prosperità, pace e salute per tutti i popoli della terra” e “con la speranza e il desiderio di vedere il Papa di persona a portare benedizioni in visita al popolo cinese”.
“Un incontro storico”, commenta radioso Paolo Hu, al termine dell’udienza.
Fra gli artefici di questo incontro non si può però dimenticare la figura dell’avvocato vercellese Carlo Olmo (presente anch’egli in udienza) in quanto ha avuto una importanza strategica.
Non solo per l’amicizia che lo lega da sempre al presidente Paolo Hu, ma soprattutto per i rapporti con il mondo cinese, con la sua cultura, le sue arti.
“DIVENTATE ANCHE VOI ACROBATI DI PACE E FRATERNITÀ “
Ciò che ha caratterizzato indelebilmente l’udienza di venerdì scorso, sono state le esibizioni artistiche offerte al Santo Padre dall’ Accademia vercellese Shen Qi Kwoon Tai (di cui l’avv. Olmo è maestro caposcuola). È stato un vero e proprio “assaggio” visivo dei festeggiamenti tradizionali cinesi, dove più di quaranta atleti si sono esibiti in varie discipline, fra le quali la complessa e coreografica danza del Drago e del Leone, con un “tocco” finale al quale il Pontefice ha dato il suo personale contributo, mostrando quanto abbia accolto e compreso con il giusto spirito l’omaggio a lui tributato.
Copyright © Vatican Media
“Gli acrobati -chiosa il Papa- sono specializzati in esercizi e spettacoli audaci, che possiamo definire ad alto rischio”. Nel ringraziarli per la loro esibizione, invita a prendere esempio da loro augurando a tutti di “saper rischiare sempre sulla strada del dialogo, diventando acrobati di pace e di fraternità”.








