Economia e lavoro - 07 febbraio 2024, 13:41

Mirafiori, la Regione rilancia: "Crediamo che Stellantis non possa fare a meno di Torino"

Tronzano: "Ragioneremo sui punti in cui non siamo competitivi come la Francia e interverremo col Governo". Lavoratori del secondo turno in sciopero, dopo l'assemblea Fiom

Mirafiori, la Regione rilancia: "Stellantis non può fare a meno di Torino"

Mirafiori, la Regione rilancia: "Stellantis non può fare a meno di Torino"

Mirafiori resta al centro del dibattito politico economico. Lo è stato anche oggi, in occasione dei 5 tavoli tematici che hanno richiamato i rappresentanti di Piemonte, Lombardia e Liguria.

Uno è legato all'automotive. E lo spettro delle parole del ceo Carlos Tavares aleggiava minaccioso, tra i relatori. Ma la Regione non arretra: "Crediamo che Stellantis non possa fare a meno di Mirafiori", ribadisce Andrea Tronzano, assessore alle attività economiche. "Speriamo che il confronto con Stellantis possa essere foriero di passi avanti".

Colmare il gap con la Francia

Come? La strategia è chiara: "Dobbiamo capire in che aspetti non siamo competitivi rispetto agli impianti francesi e su quello interverremo, insieme al Governo. Ed è il modo in cui vuole muoversi il ministro Urso".

Aperti a nuovi produttori di auto

Questo però non chiude le porte a scenari diversi. "Stiamo lavorando anche sull'insediamento di eventuali nuovi produttori di auto, anche se per ora non c'è nulla di concreto", assicura Tronzano. 

Assemblee sindacali gremite per Fiom

Intanto, a Mirafiori questa mattina si sono tenute le assemblee sindacali di Fiom Cgil. Appuntamento particolarmente sentito dai lavoratori, che infatti hanno riempito la sala alla presenza del segretario regionale di Cgil, Giorgio Airaudo, del segretario provinciale di Fiom, Edi Lazzi e del responsabile di Mirafiori, Gianni Mannori.

Airaudo: "Mirafiori non deve chiudere"

Ad oggi, per le conoscenze che abbiamo, dal 2027 Mirafiori non avrà più prodotti”, ha detto Airaudo in assemblea. “La Levante cessa in primavera (20 vetture al giorno ad oggi), le Maserati sono state rinviate al 2027/‘28 (10 vetture al giorno), la 500 elettrica da lunedì prossimo andrà a un turno unico per sette settimane di cassa integrazione (220 vetture al giorno). Con questi numeri, se non arriveranno nuovi prodotti e non ci sarà un’inversione di tendenza sul mercato europeo, Mirafiori sarà ridotta al lumicino produttivo. Sono 17 anni che dura la cassa integrazione, l’occupazione complessiva del sito è passata da 20.000 a 12.000 addetti".

"Ora basta - ha sottolineato il segretario della Cgil Piemonte - vogliamo un piano per Mirafiori che ci porti a 200.000 vetture, come richiesto dalla piattaforma unitaria di Fim-Fiom-Uilm e dia garanzie occupazionali per il prossimo decennio. La Cgil non lascerà nulla di intentato e sarà a fianco dei lavoratori, qualunque iniziativa prenderanno”.

Deciso lo sciopero alle carrozzerie

Alla fine delle assemblee sindacali, i lavoratori sono usciti in corteo dalla porta 2 dello stabilimento, annunciando che è stata decisa un'ora di sciopero spontaneo alle carrozzerie, all'inizio del secondo turno a Mirafiori. Bloccata la circolazione su corso Tazzoli.

Piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici di Mirafiori che hanno scelto di scioperare dopo l’ennesimo annuncio da parte di Stellantis sulla cassa integrazione. La loro preoccupazione è anche la nostra. Per questo apprezziamo che il Sindaco Lo Russo si stia muovendo per mettere in campo quel gioco di squadra che chiediamo da tempo": così Alice Ravinale, capogruppo di Sinistra Ecologista a Torino. "Invitiamo tutti, a partire da lavoratori e lavoratrici al corteo che faremo il  24 febbraio intorno allo stabilimento di Mirafiori per ribadire ciò che diciamo da tempo: Torino non può permettersi di perdere 12mila posti di lavoro e merita di essere cuore industriale italiano anche nell'era della transizione ecologica”.

"Lo sciopero spontaneo di poco fa dei lavoratori dello stabilimento di Mirafiori è un segnale preciso e potente: la politica, le istituzioni e in primis il governo diano risposte chiare sul futuro dell’automotive nel nostro Paese": lo afferma Marco Grimaldi dell’Alleanza Verdi Sinistra. "Migliaia di persone e interi territori del nostro Paese - conclude Grimaldi - hanno il diritto di sapere cosa intende fare concretamente questo governo. Ora".

Massimiliano Sciullo

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