Nuovi ingressi e caposquadra confermato: nominato il direttivo dell’Aib di Bibiana

Un trentacinquenne come vice e un ventiquattrenne consigliere. L’Aib e Protezione civile di Bibiana giovedì 25 gennaio ha nominato il nuovo consiglio direttivo che ha visto l’ingresso di due nuovi membri che abbassano l’età media del gruppo. “La variazione nelle cariche è stata piccola ma ci fa piacere registrare l’ingresso di due ragazzi che completeranno nei prossimi mesi il loro percorso di formazione” annuncia il capo squadra Alessio Bunino, riconfermato nel suo incarico.

Il trentacinquenne, Emanuele Giai, è stato invece nominato vice caposquadra assieme a Carlo Bonetto. Come segretaria è stata riconfermata Cristina Grangetto e il tesoriere rimane Marcello Carignano. Il secondo nuovo ingresso è invece nei consiglieri dove c’è il ventiquattrenne Andrea Boaglio assieme a Giai, Davide Bouvier, Marcello Carignano, Giovanni Luciano, Sergio Morina e Marco Priotto.

L’obiettivo del nuovo mandato del caposquadra Bunino – che è in carica da una dozzina d’anni – è migliorare l’equipaggiamento del gruppo: “Abbiamo bisogno di radio portatili, per poter comunicare efficacemente durante gli interventi – spiega –. Quelle che stiamo utilizzando, infatti, sono ormai vecchie”. La spesa prevista è di circa 5.000 euro, così la squadra sarà impegnata anche nei prossimi mesi nella raccolta dei fondi necessari: “Questa attività ci ha già permesso lo scorso anno di sostituire la panda 4x4 che era ormai datata e usata, prima di noi, dalle Poste. Abbiamo trovato i soldi grazie alla collaborazione dei bibianesi che, ad esempio, ci hanno destinato il cinque per mille, oppure che ci hanno fornito gratuitamente il ferro da smaltire che poi noi abbiamo venduto. Fondamentale è stato anche partecipare ai progetti di Specchio dei tempi e raccogliere i contributi destinati alla pulizia dei sentieri”. La manutenzione del bosco è una delle attività che impegna con continuità la squadra: “In particolare ci occupiamo delle strade forestali che salgono a San Bernardo per renderle percorribili agli escursionisti e perché un bosco pulito è anche un bosco più sicuro”.