Dopo il blitz con sabbia e fieno davanti alla sede di Cassa Depositi e Prestiti, avvenuto nel giorno di San Valentino, gli attivisti di Extinction Rebellion sono tornati a manifestare questa volta presso il Museo delle Scienze Naturali, recentemente riaperto al pubblico.
Alcune attiviste, con una maschera da teschio, hanno aperto uno striscione con scritto: "Diamoci una mossa, prima che di noi rimangano solo ossa". Il riferimento è alla crisi climatica e alla sesta estinzione di massa in corso.
Una richiesta di aiuto nei confronti dei visitatori e della direzione del Museo: "chi fa scienza e divulgazione scientifica - scrivono i manifestanti - ha un ruolo importante da giocare nella situazione di crisi ecoclimatica che stiamo vivendo."
A tre giorni dalla manifestazione in cui gli attivisti hanno condannato l’amore tossico tra governo e clima, mettendo al centro della critica il piano Mattei e la scarsa attenzione sul tema della siccità, questa volta ad essere condannata è la comunità scientifica.