Secondo le ultime statistiche sono in aumento gli italiani che hanno deciso di ricorrere alla vendita di oro e preziosi per far fronte alle spese impreviste o alle difficoltà che una buona parte della popolazione sta attraversando a causa dell'incertezza economica.
Per qualcuno è una scelta piuttosto logica e priva di ripercussioni perché magari gli oggetti in oro sono conservati da molto tempo in qualche cassetto tanto da essere ormai dimenticati; al contrario per altri la scelta di mettere in vendita i propri valori può comportare un travaglio importante dal punto di vista emotivo.
Quale che sia la situazione, la prima regola per effettuare con successo una vendita di oro è quella di informarsi adeguatamente in modo da evitare che si verifichino situazioni spiacevoli a cui, una volta ceduto il metallo prezioso, non è più possibile porre rimedio.
Procedere in modo incauto e affrettato può comportare una serie di problemi e per questo motivo, fra le prime cose da fare, c'è l'individuazione di chi potrà acquistare l'oro da vendere.
Fra le molte attività che sono in grado di acquistare oro usato in cambio di denaro meritano una menzione speciale i negozi compro oro e una fra le più conosciute catene di compro oro Torino è sicuramente Orofacile che suggerisce una serie di accorgimenti utilissimi per non fare errori quando ci si appresta a vendere oro e preziosi: sul suo sito si trovano tutte le informazioni sul mondo della compravendita di oro e preziosi, visualizzando in tempo reale la quotazione dell'oro sul mercato che permette di ricavare la quantità di denaro che si potrebbe potenzialmente ricevere dalla vendita di oro.
Ma come si dovrebbe procedere per vendere oro in un negozio compro oro?
Per prima cosa occorre sincerarsi che il manufatto in oro che si vuole vendere sia effettivamente composto da questo metallo prezioso: va infatti premesso che non tutti gli oggetti preziosi che sembrano fatti d'oro sono veramente tali e anche che le quantità contenute possono cambiare in funzione della qualità dell'oro impiegato nella loro realizzazione.
Il punzone determina la qualità dell'oro
Una delle prime verifiche alla portata di tutti è l'individuazione del punzone: si tratta di uno speciale segno impresso sull'oggetto in oro che ne contraddistingue il grado di purezza tramite un'indicazione numerica, in millesimi o in carati.
Tale indicazione solitamente corrisponde a:
585 o 14 kt, in questo caso l'oro è puro al 58,5%;
750 o 18 kt, in questo caso l'oro è puro al 75%;
875 o 21 kt, in questo caso l'oro è puro al 87%;
916 o 22 kt, in questo caso l'oro è puro al 91,33%;
999 o 24 kt, in questo caso l'oro è puro al 99,9%.
Se un oggetto in oro è marchiato con il numero 750, oppure con la sigla 18 kt, significa che è formato da 750 parti su 1000 di oro puro mentre le restanti 250 sono di altri metalli: generalmente tutti i gioielli sono in oro a 18 carati con una percentuale di rame, argento o di un altro metallo meno nobile che però conferisce all'oggetto specifiche qualità sia fisiche che estetiche.
Quando il punzone non compare, non significa necessariamente che l'oggetto in oro sia contraffatto: la sua obbligatorietà, infatti, è stata istituita in tempi relativamente recenti e quindi sugli oggetti molto antichi potrebbe non essere presente.
Qualora un oggetto che si presume essere in oro non rechi il punzone sarà pertanto necessaria una verifica empirica che in ogni caso può essere comunque consigliabile: a volte, infatti, anche gli oggetti contraffatti recano l'incisione del punzone che potrebbe confondere ulteriormente le idee al possessore.
Le prove alternative per verificare l'autenticità dell'oro
Per questo motivo è pur sempre consigliabile adottare una serie di procedure che permettono di verificare con sicurezza l'autenticità dell'oro senza rischiare di danneggiare i manufatti: fra queste le più ricorrenti sono la prova del magnete e la prova dell'acido.
La prova del magnete prevede l'impiego di una calamita che abbia un'adeguata capacità magnetica: quelle che si trovano comunemente in casa non sono molto adatte perché il loro potere magnetico è troppo debole.
Utilizzando il giusto magnete sul manufatto che si presume essere d'oro si può riscontrare velocemente se si verifica o meno un'attrazione: se la calamita attrae l'oggetto questo non sarà composto principalmente da oro puro.
Può anche accadere che l'oggetto sia stato realizzato con particolari metalli diamagnetici che simulano il comportamento dell'oro: in questo caso la prova regina rimane quella dell'acido.
Si tratta del test più utilizzato nelle attività commerciali specializzate in compravendita di oro: appoggiando il manufatto da valutare in un contenitore in acciaio inossidabile è sufficiente versarvi sopra una goccia di acido nitrico.
L'eventuale reazione chimica determinerà la qualità dell'oro: se il metallo non cambia colore si avrà oro puro, altrimenti l'oggetto potrebbe essere contraffatto o semplicemente placcato.
Una volta desunta la qualità dell'oro sarà possibile effettuare le operazioni di pesatura e recarsi presso il negozio compro oro desiderato per ricevere una quotazione.
Il commerciante offrirà, dopo una ricognizione visiva, una prima valutazione supportata da un eventuale verifica tramite gli strumenti a sua disposizione e quindi anche il controllo tramite uso di acidi per valutare la reazione del manufatto che viene portato in visione.
Seguirà la pesatura e quindi un preventivo per il ritiro: se ci si è preparati preventivamente a casa, si potrà confrontare agevolmente il peso rilevato, la caratura ipotizzata e quindi giudicare congrua o meno la valutazione proposta.