Attualità - 10 marzo 2024, 06:54

Mal'aria: nel report di Legambiente solo Frosinone fa peggio di Torino

Il capoluogo piemontese ha avuto ben 66 giorni di sforamento dei valori delle polvere sottili, il doppio rispetto ai limiti ammessi

Mal'aria: nel report di Legambiente solo Frosinone fa peggio di Torino

Mal'aria: nel report di Legambiente solo Frosinone fa peggio di Torino

L'aria di Torino, malgrado le ultime piogge, resta sempre poco respirabile, con uno sforamento dei valori delle polveri sottili doppio rispetto ai limiti ammessi. E' quanto certifica il report di Legambiente Mal'aria, rilasciato nei giorni scorsi. 

66 giorni di sforamento dei limiti ammessi

Nel 2023 nel capoluogo piemontese si sono registrati ben 66 giorni di sforamento di quanto a quanto consentito dalla legge. Il report di Legambiente ha analizzato i dati del 2023 nei capoluoghi di provincia, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (pm10 e pm2.5) che del biossido di azoto (N02).

In sintesi, 18 città sulle 98 monitorate, hanno superato gli attuali limiti normativi per gli sforamenti di PM10 (35 giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo). Erano state 29 le città fuorilegge nel 2022 e 31 nel 2021.

Frosinone maglia nera dell'inquinamento

In testa a questa particolare classifica c’è Frosinone (con la centralina di Frosinone Scalo) con 70 giorni di sforamento, il doppio rispetto ai valori ammessi, seguita da Torino (Grassi) con 66, Treviso (strada S. Agnese) 63, Mantova (via Ariosto), Padova (Arcella) e Venezia (via Beccaria) con 62. 

Anche le tre città venete, Rovigo (Centro), Verona (B.go Milano), e Vicenza (Ferrovieri), superano i 50 giorni, rispettivamente 55, 55 e 53. Milano (Senato) registra 49 giorni, seguono poi Asti (Baussano) 47, Cremona (P.zza Cadorna) 46, Lodi (V.le Vignati) 43, Brescia (Villaggio Sereno) e Monza (via Machiavelli) 40. Chiudono la lista Alessandria (D’Annunzio) con 39, Napoli (Ospedale Pellerini) e Ferrara (Isonzo) con 36.

Legambiente: "Salute dei cittadini a rischio"

“Un anno di poche luci e molte ombre. La salute dei cittadini è a rischio, Governo, Regioni e Comuni devono accelerare questo il commento di Legambiente sui dati - Per ottenere aria pulita, bisogna ripensare subito la mobilità urbana, implementando zone a basse e zero emissioni, ridisegnando lo spazio pubblico urbano con Città a 30 km/h e strade scolastiche, investendo massicciamente nel trasporto pubblico locale, nell’ampliamento di reti ciclo-pedonali e nell’elettrificazione di tutti i veicoli. Indispensabile agire sinergicamente anche sulle altre fonti di inquinamento, come il riscaldamento domestico e l’agricoltura”.

Files:
 Report Malaria 2024 01 (1.7 MB)

redazione

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