Economia e lavoro - 20 marzo 2024, 11:12

Mirafiori, un'altra doccia fredda: dopo la cassa integrazione di aprile, contratti di solidarietà per tutto il 2024

Saranno coinvolti 968 lavoratori impiegati sulle linee della Maserati. I sindacati chiedono chiarezza sul futuro: "Si concretizza la prospettiva peggiore"

auto in lavorazione

Non solo cassa integrazione, per Maserati a Mirafiori arriva anche il contratto di solidarietà

Non si spengono i riflettori sulla situazione di Mirafiori: proprio nei giorni in cui il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, rassicura sull'esistenza di un progetto e di una prospettiva per la fabbrica torinese e mentre a Palazzo Civico i sindacati raccolgono il sostegno del Comune il sostegno in vista dello sciopero unitario del 12 aprile, nuova doccia fredda sui lavoratori.

Contratto di solidarietà oltre alla cassa

Da oggi, infatti, Stellantis ha annunciato ai sindacati un ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali. Accanto alla cassa integrazione che interessa l'intero corpo di lavoratori nel mese di marzo e nel prossimo mese di aprile (per almeno 20 giorni), si aggiunge anche l'uso dei contratti di solidarietà alle Carrozzerie di Mirafiori fino al termine del 2024. Sono coinvolti 968 lavoratori complessivi impiegati sulle linee della Maserati.

Quale futuro per Maserati a Torino? "Prospettiva peggiore"

Un segnale sempre più negativo, soprattutto per la presenza del Tridente in città. Dopo il trasferimento dallo stabilimento Giovanni Agnelli di Grugliasco (ex Bertone) a Mirafiori, infatti, la produzione delle auto di alta gamma si è progressivamente ridotto, fino a ritrovarsi ai minimi termini, con l'uscita di produzione di alcuni modelli e l'attesa - procrastinata - dei nuovi. Ombre, insomma, che si allungano in maniera sempre più inquietante.

"Riteniamo sia stato adottato uno strumento utile - dicono in maniera unitaria i sindacati di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr torinesi - ma sottolineiamo come il passaggio dalla CIGO al Contratto di Solidarietà rappresenti il consolidamento della prospettiva peggiore ovvero la riduzione ai minimi termini della produzione Maserati su Torino (dopo la soppressione dei modelli berlina e suv)". E aggiungono: "È stata anche annunciata una ulteriore fermata su 500bev (25 Marzo/2 Aprile) determinata da mancanza commesse. Appare ancora più urgente un intervento forte sull'area torinese per salvaguardare gli stabilimenti e tutelare il lavoro in Stellantis e nella filiera Automotive. Le motivazioni alla base dall'iniziativa unitaria programmata per il 12 Aprile prossimo a Torino acquistano ancora maggior valore. Occorre tutelare l'occupazione attuale e garantire il rilancio di tutte le attività occupazionali di Stellantias nel sito di Mirafiori in tempi brevi".

La richiesta di chiarezza sul futuro

"Apprezziamo che Tavares consideri Mirafiori un pilastro di Stellantis in Europa, ma se non arrivano nuovi modelli, faremo i conti con un aumento degli ammortizzatori, una riduzione delle retribuzioni e una situazione che sarà sempre più complicata per le lavoratrici e i lavoratori del comparto automotive torinese - spiega Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino -. Con la partenza dei contratti di solidarietà in Maserati, ribadiamo con forza che istituzioni e azienda devono fare chiarezza sul futuro di Mirafiori".

"Riteniamo che il ricorso al contratto di solidarietà richiesto oggi per lo stabilimento di Mirafiori per quasi 1000 lavoratori che operano sulla linea Maserati costituisca il monito affinché da parte governativa si mettano in campo non solo i più volte annunciati incentivi ma anche le ulteriori risorse a sostegno dell'industria automobilistica nel difficile percorso di transizione - dicono Rocco Cutrí, segretario Generale Fim Cisl Torino e Canavese e di Igor Albera, segretario responsabile per il settore auto -. Da parte di Stellantis è più che mai necessario superare le dichiarazioni e passare ai fatti attraverso l'industrializzazione dei prodotti a partire da Mirafiori e dal mantenimento della missione produttiva dello stabilimento".

"La notizia odierna della partenza dei contratti di solidarietà per i lavoratori Maserati di Mirafiori è una notizia preannunciata che sottolinea però la necessità impellente di nuovi modelli. Non possiamo continuare a vedere un aumento degli ammortizzatori sociali e i contratti di solidarietà a Mirafiori, sito che viene invece definito dalle ultime dichiarazioni di Tavares come un pilastro di Stellantis in tutta Europa. Pur apprezzando le dichiarazioni, abbiamo bisogno di fatti concreti che aiutino i lavoratori a non incorrere in diminuzioni delle retribuzioni e a non vivere in un'incertezza sul futuro occupazionale. Ribadiamo che l'attività di produzione a Mirafiori deve rifiorire", aggiunge Sara Rinaudo, segretario territoriale Fismic Confsal di Torino.

A seguire anche Ciro Marino segretario UGLM Torino in una nota congiunta con Antonio Specchio con delega per Stentis Mirafiori Plant, "Quello che è stato siglato dimostra nei fatti che si sta cercando di fare il possibile per tutelare il salario, è chiaro che bisogna concretizzare e sfruttare opportunita, atte a ridare una mission produttiva al Plant di Mirafiori, bisogna uscire da questa situazione che non lascia traspirare serenità."

"Ieri a Mirafiori è stata realizzata l'ultima vettura del modello Levante della Maserati e oggi Stellantis ha annunciato il ricorso ai contratti di solidarietà alle Carrozzerie di Mirafiori fino al termine del 2024, che riguarderà circa 968 lavoratori - aggiunge Edi Lazzi di Fiom -. Con questa decisione c'è un'escalation dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali che diventano, a questo punto, strutturali.  Continua così il declino industriale di Torino e la realtà fa a pugni con le parole dell'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares che continua a parlare a mezzo stampa, dipingendo un quadro astratto non conforme alla concretezza degli eventi. Per tali ragioni lo sciopero di tutto il settore automotive per il 12 aprile a Torino è più che mai necessario. Unitariamente agli altri sindacati vogliamo il rilancio della produzione con nuovi modelli, dell'occupazione e della ricerca e sviluppo con l'apertura di un tavolo di confronto nazionale a palazzo Chigi alla presenza dell'amministratore delegato Tavares".

Cirio: "Chiediamo certezze e più modelli a Stellantis"

A Stellantis “chiediamo molta concretezza, e’ necessario che alle dichiarazioni seguano i fatti concreti”. Così il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che interpellato sulle dichiarazioni del ceo Tavares e sull’annuncio di contratti di solidarietà a Mirafiori, aggiunge “un giorno si e’ rassicurati ma poi è necessario che queste rassicurazioni calino i propri effetti a terra, il che vuol dire occupazione e maggior produzione di vetture”.

Annunciando, poi che il Piemonte sarà la prima regione ad essere audita a Roma al tavolo nazionale, una volta conclusi, entro questa settimana, i tavoli tecnici, Cirio ha proseguito “tutti insieme, istituzioni e rappresentanti dei lavoratori, saremo presenti con una posizione molto chiara, e cioè che bisogna aumentare la produzione di veicoli in Piemonte perché non è possibile immaginare che con 100 mila unità si riesca a garantire l’occupazione e l’indotto”.

"Vediamo con favore le prospettive sulla nuova 500 elettrica ibrida così come i risultati finora raggiunti anche in collaborazione con il Comune che ci ha permesso di aprire all’interno di Mirafiori il centro per il recupero delle auto e il centro relativo ai test sulle batterie" ha aggiunto il presidente della Regione Piemonte. "Abbiamo bisogno che si facciano macchine e quindi continuiamo a chiedere che venga intensificata la produzione, e in questo siamo in linea con le posizioni del governo”.

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU