Attualità - 05 aprile 2024, 18:58

Dove finisce la plastica? A Borgaro il più grande impianto italiano che seleziona e stocca il nostro rifiuto [FOTO E VIDEO]

Realizzato da Amiat, sarà gestito da I.Blu, società del gruppo Iren. Sarà in grado di processare 100mila tonnellate all’anno e attraverso le più moderne tecnologie suddividerle in diciassette polimeri

Dove finisce la plastica? A Borgaro il più grande impianto italiano che seleziona e stocca il nostro rifiuto [FOTO E VIDEO]

45 milioni di investimento per un impianto che avrà la capacità di processare fino a 100mila tonnellate all’anno di plastiche. È la nuova struttura “Circular Plastic" inaugurata oggi, venerdì 5 aprile, in via Mappano a Borgaro Torinese, e che permetterà di selezionare, vista l’installazione delle più moderne tecnologie, fino a 17 tipologie di diversi polimeri e plastiche. In questo modo i nostri rifiuti potranno rientrare in un ciclo di recupero successivo della materia prima con percentuali vicine all'80 per cento.

Realizzato da Amiat e gestito da I.Blu (società del gruppo Iren attiva nella filiera ambientale e dell’economia cicolare) sorge su un’area di 77mila metri quadri dove precedentemente era presente un impianto di compostaggio. Ci sono voluti tre anni per realizzarlo e ha coinvolto 150 lavoratori.

All’inaugurazione presenti i presidenti di Iren e Amiat Luca Dal Fabbro e Paola Bragantini, i sindaci di Torino e Borgaro Torinese Stefano Lo Russo e Claudio Gambino, l’assessore all’Innovazione Matteo Marnati e il ministro all’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Come funziona Circular Plastic

Il nuovo impianto di Borgaro prevede 130 nastri trasportatori dotati di 22 lettori ottici.

Inizialmente il materiale in ingresso viene selezionato per dimensione. I rifiuti più fini subiscono una successiva separazione, che permette di recuperare ulteriori frazioni di imballaggi valorizzabili. I materiali di dimensione intermedia vengono differenziati tra rigidi e flessibili e, nel caso delle bottiglie in PET, si fa una selezione anche per colore.

Dopo la fase di selezione ottica, la plastica viene stoccata e consegnata ai consorzi autorizzati, mentre gli scarti non plastici o le plastiche non valorizzabili vengono lavorate e preparate per il recupero energetico.

Il sistema è in grado di trattare rifiuti sfusi derivati dalla raccolta differenziata della plastica e monomateriale e multimateriale, conferiti dal sistema di raccolta oppure derivanti dalle operazioni di preselezione effettuate in altri impianti.

Dal Fabbro: “Progetto all’avanguardia a livello internazionale"

“Con l’impianto Circular Plastic prosegue il forte impegno nella gestione e trattamento dei rifiuti da parte del Gruppo Iren attraverso un progetto all’avanguardia a livello internazionale - ha dichiarato Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren - l’innovazione e l’efficienza nell’utilizzo circolare della materia rappresenta la strategia vincente del modello industriale di Iren e valorizza un territorio strategico come il Piemonte, attraverso impianti che garantiscono autonomia nella gestione dei rifiuti, nella produzione di energia e nella creazione di valore aggiunto".

Piena circolarità del rifiuto

L'impianto si inserisce nell'ottica della circolarità, come dice lo stesso nome. Infatti l’80% del rifiuto ingresso viene inviato agli impianti di riciclo, dopo una selezione mirata per tipo di polimero e per colore.

La sperimentazione con l’AI

Ma il centro di Borgaro guarda già al futuro. Qui verrà realizzata una sperimentazione legata al progetto europeo ReBioCycle, finanziato nell'ambito del programma Horizon, grazie al quale saranno testati sistemi robotici per la selezione delle bioplastiche attraverso algoritmi di Intelligenza artificiale.

Daniele Caponnetto

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