Attualità - 05 aprile 2024, 13:35

Il Parlamento Subalpino apre le porte per un mese: le visite tutte le domeniche dal 5 maggio al 2 giugno

Apertura sperimentale a cura del Museo del Risorgimento per il programma di attività del 2024. Il direttore Bollo: “È il luogo più immersivo della città. Vogliamo vedere quale sarà la risposta del pubblico”

Il Parlamento Subalpino apre le porte per un mese, dal 5 maggio al 2 giugno

Il Parlamento Subalpino apre le porte per un mese, dal 5 maggio al 2 giugno

Il Museo del Risorgimento guarda al futuro e sperimenta un’apertura straordinaria del Parlamento Subalpino. Solitamente visitabile solo il 17 marzo, resterà aperto tutte le domeniche dal 5 maggio al 2 giugno

È il luogo più immersivo della città. Vogliamo vedere quale sarà la risposta del pubblico a questa apertura sperimentale” spiega il direttore Alessandro Bollo.

Entrato in carica il 22 febbraio, Bollo ha illustrato i prossimi step che compirà il Museo. “Vogliamo che diventi un luogo attivo e dinamico che faccia ricerca e conoscenza con logiche di divulgazione che sono mostre, progetti e allestimenti in grado di parlare a pubblici diversi”.

Tutti gli incontri in programma

In questo senso tra le iniziative il progetto Rileggere il Risorgimento. Torino 1884-2024, che prenderà il via nell’autunno nel 2024, con un’omonima mostra in programma a ottobre e una serie di incontri, il tutto dedicato all’Esposizione Generale Italiana del 1884. 

Partiremo dal 1884, racconteremo quel momento importante di racconti dell’Italia per arrivare al Padiglione del Tempio del Risorgimento che fu motore di tutti i musei del Risorgimento italiani”. 

Per fare questo il Museo torinese ha chiamato a raccolta tutti i gemelli italiani. “Abbiamo chiesto a tutti i musei del Risorgimento di mandare due oggetti della collezione che sono emblematici nel raccontare quel momento storico a una persona nel 2024. È una mostra a cui aderiscono tutti, da Villa Mazzini al Museo del Risorgimento di Milano”. 

In programma, anche un Convengo internazionale ad hoc che si svolgerà dal 4 al 5 dicembre e che non si teneva al Museo da 22 anni.

Le altre iniziative 

Tra gli obiettivi quello di implementare la biblioteca che dispone ad oggi di oltre 100 mila volumi, dai diari degli esiliati in Europa a tutti i numeri del Fischietto. “Stiamo lavorando alla digitalizzazione completa della Gazzetta del Popolo” ha aggiunto il direttore.

E poi ancora una sempre maggiore accessibilità di un museo che vuole parlare a tutti. Per ottobre grazie alla collazione con la Consulta di Torino, saranno infatti realizzate le nuove video guida con percorsi e narrazioni diverse e personalizzate pensate anche per famiglie e ragazzi.

Ci piacerebbe rafforzare il legame con la città. Il Risorgimento non è solo qua, ma anche nella città. Un esempio è il Cambio, con cui stiamo pensando una ricerca sulla ristorazione e il suo ruolo nell’800”.

Il 13 aprile aprirà inoltre la mostra Torino al Futuro. La cultura d’impresa. La Cultura dell’innovazione a cura dell’Unione Industriali, in calendario per la Capitale della cultura d’impresa. Una mostra che durerà fino al 30 settembre. 

Sarà poi allestita la mostra fotografica di Mauro Valinotto nell’ambito di Exposed che racconterà le evoluzioni urbane della città e nel corso del 2024 continueranno a essere ospitati diversi eventi legati ai festival cittadini, da Torino Spiritualità ad Artissima. 

Risorgimento 2.0

Nei prossimi 24 mesi il Museo lavorerà a un piano strategico digitale. Sarà quindi rifatto il sito web, una piattaforma media e un sistema di prenotazione e ticketing online. Oltre a tutto il lavoro di digitalizzazione, il Museo mira a coinvolgere l’intelligenza artificiale generativa. 

Vorrei ‘dare impasto’ i nostri data set in modo che possano fare parte dell’esperienza di visita. Sarebbe bello avere ad esempio una realtà aumentata per ricevere informazioni in più sugli oggetti esposti”.

I numeri del Museo 

Nei primi tre mesi del 2024 il Museo ha ricevuto 36 mila visite, lo scorso anno nello stesso periodo erano stati 31 mila. In totale l’anno scorso era arrivato ad accogliere 128 mila persone. “Ma vogliamo cercare di crescere ancora”. 

Chiara Gallo

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