Politica - 10 aprile 2024, 17:13

Tubi rotti nel carcere di Torino: un detenuto consuma il triplo d'acqua di chi vive fuori

Altra criticità è il sovraffollamento: nel 2023 c'erano 1.483 persone, a fronte di una capienza di circa 1.090

Tubi rotti nel carcere di Torino: un detenuto consuma il triplo d'acqua di chi vive fuori

Yossef Semsili, Graziana Orlaney, Angelo Libero, Susan John e Azzurra Campari: sono i cinque detenuti che nel 2023 si sono tolti la vita nel carcere Le Vallette di Torino. A loro si aggiungono 57 carcerati che hanno cercato di suicidarsi, senza riuscirvi, dietro le sbarre.

L'ultima tragedia

L’ultima tragedia risale al 24 marzo, quando Alvaro Nunez Sanchez si è impiccato nella sua camera. Sono questi alcuni dei dati letti dalla Garante comunale dei Detenuti Monica Cristina Gallo in Sala Colonne, durante la presentazione della relazione annuale della sua attività.

Il sovraffollamento

Ed il problemi della casa circondariale Lorusso e Cutugno sono sempre gli stessi: su tutti spicca il sovraffollamento. Nel 2023 i carcerati erano 1.483, metà italiani e metà stranieri, a fronte di una capienza di circa 1.090.

L’anno scorso ben 294 camere di pernottamento, ha spiegato Gallo, che “dovrebbero ospitare una sola persona ne hanno viste allocate due, il che vuol dire che 588 persone detenute sono in condizioni che la Corte E.D.U. ha definito inumane e degradanti”.

Tubazioni rotte

Altra grande criticità riguarda la condizione della struttura, soprattutto quella delle tubature. La bolletta dell’acqua è stata di oltre un milione e 370mila euro: un consumo all’interno della struttura quasi triplo rispetto a chi vive fuori, dovuto alle ingenti perdite delle condotte e alla fatiscenza dei locali doccia. 

Se si sommano anche i costi per l'energia elettrica (euro 399 mila) e per il teleriscaldamento (oltre 4 milioni di euro), si raggiunge un totale di 5milioni e 792mila euro per le utenze, pari a 16mila euro al giorno.

Carenza di personale

Perdura poi la carenza di personale. Gli agenti di Polizia Penitenziaria sono il 20% in meno: su un organico previsto di 894 unità, sono solo 730 quelli in servizio. Mancano anche due funzionari giuridico-pedagogici.

Cinzia Gatti

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