Cinque anni fa era stato l'aspirante consigliere regionale con più voti in assoluto, per questo la non ricandidatura di Mauro Salizzoni, ex re dei trapianti alle Molinette ed ex vicepresidente del Consiglio Regionale, era sembrata per il PD una mossa strana o perlomeno azzardata.
Poi è arrivata l'indagine Echidna che ha portato, tra le altre cose, al passo indietro del presidente Raffaele Gallo (pur non direttamente coinvolto). E così i vertici del Partito Democratico si sono cosparsi il capo di cenere e sono tornati a bussare alla porta di Salizzoni. Risultato? L'ex chirurgo sarà candidato anche per le prossime elezioni di giugno, addirittura come capolista a Torino.
"A sostegno di Gianna Pentenero, candidata Presidente del centrosinistra", ha scritto Salizzoni in risposta all'invito (anche a mezzo stampa) che gli ha rivolto il segretario regionale del Partito Democratico, Domenico Rossi, "accetto la richiesta congiunta di Elly Schlein, Domenico Rossi e Marcello Mazzù, certo che insieme contribuiremo ad applicare i principi della buona politica secondo gli insegnamenti di Enrico Berlinguer e Adalberto Minucci".
La candidata Presidente per il centrosinistra, Gianna Pentenero, ha ringraziato Salizzoni "per la sua disponibilità ad accettare la candidatura" e ha sottolineato come il suo appello alla buona politica e soprattutto la sua esperienza professionale non possano che aiutare la coalizione in questa sfida.