Tutti ora si chiedono se l’ultimo pacchetto USA da 61 miliardi di dollari farà la differenza sul campo di battaglia oppure no. Quel che è certo è che consentirà agli ucraini di combattere ancora per un po’. Ma con quali prospettive di successo? Come riferisce il sito Strumenti Politici, il canale americano CNBC lo ha chiesto a diversi esperti. Le loro risposte hanno sfumature diverse, ma un’unica sostanza: la vittoria di Kiev è fuori discussione. Nel breve termine proseguirà certamente la lotta e magari riporterà qualche buon risultato, ma solo nel senso di evitare che i russi sfondino presto e in tutti i punti in cui vorrebbero. Occorre anche vedere se gli americani e gli europei daranno altri aiuti, quanti e quando. Per adesso il pacchetto approvato ad aprile dovrebbe impedire che la sconfitta ucraina si concretizzi in estate. Poi ci sarà la campagna elettorale americana e infine le presidenziali. Dopo di che l’Ucraina conoscerà effettivamente il suo destino, che potrebbe comportare tanto un cessate-il-fuoco quanto un accordo di pace, magari temporaneo - ma meglio di niente. Lo specialista di Europa centrale e orientale Tursa, della società di consulenza Teneo, afferma che sempre più cittadini ucraini sarebbero disposti ad accettare di cedere i territori alla Russia, pur di mettere fine alle ostilità. Prima comunque Kiev dovrebbe concordare con gli alleati occidentali se provare a ottenere una vittoria, ad esempio un recupero di territori, oppure deve rassegnarsi. Per il momento, però, l’arrivo dei finanziamenti e degli equipaggiamenti ha ringalluzzito i vertici ucraini, che ora sono nuovamente convinti di potercela fare, dice il direttore Centre for Military and Legal Studies, l’analista militare ucraino Musiyenko.