Cultura e spettacoli - 14 maggio 2024, 10:46

Orchestra Filarmonica: il concerto Legno al Conservatorio Verdi

Martedì 21 maggio

Orchestra Filarmonica: il concerto Legno al Conservatorio Verdi

Martedì 21 maggio, ore 21 Il Concerto Legno dell'Orchestra Filarmonica di Torino al Conservatorio Giuseppe Verdi. 

Vivaldi per tre, un pizzico di Mozart e sette note dal Brasile. È una ricetta che richiama la fragranza delle notti stellate, dei momenti di abbandono e di quelli di duro lavoro, di mondi distanti ed esotici, quella che dà vita al settimo appuntamento della stagione concertistica Profumi dell'Orchestra Filarmonica di Torino. Il concerto Legno, in calendario martedì 21 maggio alle ore 21, vedrà salire sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino gli Archi di OFT, guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto, e il fagotto solista Andrea Cellacchi.

Di Antonio Vivaldi, grande protagonista della musica barocca, verranno proposti tre concerti, due dei quali per fagotto, archi e basso continuo – RV 495 ed RV 493 –, ed uno, RV 156, per archi e basso continuo. Il Prete Rosso, come veniva chiamato in quanto sacerdote dalla fulva capigliatura, compose numerosi concerti per il fagotto, strumento che nella sua epoca aveva generalmente la funzione di basso continuo. I due proposti, evidenziano nel ruolo affidato al solista, in questo caso Andrea Cellacchi, primo fagotto nella prestigiosa orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, la familiarità del compositore con questo strumento, del quale evidenzia la duttilità e la capacità di integrarsi con la compagine orchestrale.
L'Adagio e fuga in do minore K 546 nella versione per archi è invece la trascrizione che lo stesso Mozart fece, nel 1788, della Fuga in do minore per due fortepiani K 426, alla quale aggiunge un Adagio come introduzione. In questa versione il brano acquista una armoniosa magnificenza, che ne ha determinato la fortuna nei secoli, oltre ad essere uno dei migliori esempi della capacità di Mozart di utilizzare la scrittura contrappuntistica, in particolare nella fuga.
Il concerto si chiuderà con un brano di Heitor Villa-Lobos, compositore e polistrumentista brasiliano del periodo neoclassico musicale, amatissimo in patria. La sua Ciranda Das Sete Notas W 325 vedrà nuovamente l'orchestra d'archi sul palco con il fagotto solista.

Come tradizione da alcuni anni, il concerto in Conservatorio è aperto da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

L'immagine che accompagna ogni singolo concerto di stagione è invece stata ottenuta con l’intelligenza artificiale. Utilizzando non il bagaglio sensoriale di ciascuno, personale e non sovrapponibile con quello altrui, ma le migliaia e migliaia di spunti rielaborati da questo “assistente virtuale”, si è cercato di rappresentare il più possibile una sensazione collettiva, proprio come accade con la musica quando la si ascolta insieme, in sala da concerto.

Per info:  prenotazioniftm@arteintorino.<wbr></wbr>com  

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU