A Torino tassa rifiuti più cara per colpa dell'inflazione. Questa mattina durante una Giunta straordinaria, su proposta dell’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli, è arrivato il via libera ad un aumento del 6,67% della Tari 2024. Un rincaro, seppur lieve, che colpisce sia le abitazioni che i negozi/bar/ristoranti.
Gli aumenti
Per citare qualche esempio su quanto impatteranno le nuove tariffe: un nucleo famigliare composto da una sola persona in un’abitazione di 50 metri quadrati pagherà 7,6 euro in più, passando da 113 a 121 euro annui; per una famiglia di due persone in 70 metri quadrati l’aumento sarà invece di 16,2 euro, passando così da 242 a 258 euro l’anno; una famiglia di 4 persone in una casa fino a 120 metri quadrati pagherà 25,9 euro in più, da 388 a 413,9 euro.
"Adeguamento necessario"
Un rincaro determinato da diversi fattori tra cui la crescita dell’inflazione che ha causato consistenti aumenti nei costi del servizio e che porta alla previsione, da parte di ARERA, di un possibile aumento totale nel biennio fino al 13,3%. “Si tratta di adeguamento – spiega l’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli – reso necessario, senza il quale per i Comuni non sarebbe possibile garantire per il futuro la totale copertura dei costi del servizio".
Le agevolazioni
Ma in questo quadro c'è una buona notizia. Il Comune ha dato il via libera al finanziamento di agevolazioni complessive per oltre 7milioni di euro, 5,7 dei quali destinati ai nuclei in condizione di difficoltà economica. Sempre per sostenere le associazioni ed il Terzo Settore il Comune, come spiega Nardelli, ha "previsto una ulteriore misura agevolativa a favore degli Enti iscritti agli appositi registri per circa 500mila euro. Sono inoltre allo studio misure più incisive per le attività di riscossione e contrasto all’evasione fiscale”.
Minoranza sulle barricate
L’aumento sarà applicato in sede di saldo con il bollettino che gli utenti riceveranno a fine anno. A salire sulle barricate il capogruppo comunale del M5S Andrea Russi, che commenta: "Lo Russo, pochi giorni dopo le elezioni, rimette le mani nelle tasche dei torinesi. Dopo aver aumentato le tariffe GTT, le strisce Blu, l'Irpef, la Cosap e la Cimp e le tariffe cimiteriali, oggi rincara nuovamente la Tari del 6,67%". "Per noi torinesi - chiosa - il salasso, purtroppo, continua".
Per il consigliere di Forza Italia Domenico Garcea l'aumento della Tari "è figlio di una scelta sbagliata, che riguarda il servizio porta a porta partito dal 2024 nel centro di Torino".
"Esistevano - aggiunge l'esponente azzurro - altre soluzioni tecniche più efficaci e meno costose per la gestione della differenziata" come "isole ecologiche e "cassonetti intelligenti".
A difendere la scelta della giunta è il capogruppo di +Europa e Radicali Silvio Viale, che chiarisce: "Gran parte del rincaro serve a coprire i rinnovi contrattuali dei dipendenti Amiat e l’estensione della raccolta porta a porta in città".
"Le opposizioni - chiosa Viale - recitino pure il loro teatrino, ma la responsabilità di conti in ordine é di tutti i consiglieri comunali”.