Ennesimo episodio di violenza che vede coinvolto suo malgrado un autista della Gtt che mercoledì 13 agosto è stato vittima di un’aggressione mentre lavorava nel suo turno serale.
Mentre guidava il bus della linea 3, alla fermata Martinetto, tra corso Regina e corso Tassoni, è salito sul mezzo un uomo di mezza età che aveva con sé tavoli e altri oggetti ingombranti. Oggetti che, come racconta lo stesso autista Stefano, 27 anni, ha poi posato davanti alla postazione che deve essere sempre lasciata libera per le emergenze.
“Gli ho chiesto di scendere perché aveva con sé materiali ingombranti - racconta il giovane, impiegato in Gtt da due anni -. È andato su tutte le furie e ha iniziato a minacciarmi. Ho subito contattato la centrale operativa SIS. Nonostante io chiedessi di far intervenire le forze dell’ordine e sentiva che l’uomo aveva un tono aggressivo e arrogante, mi voleva mandare solo un graduato, che purtroppo di fatto non può intervenire”.
La prima chiamata Stefano la fa verso le 22.37, la seconda verso le 22.50. “Alla fine ho chiamato io i Carabinieri, cercando di tenere sotto controllo l’uomo, in quel momento però ha tirato un fendente contro il vetro del pullman e lo ha mandato in frantumi”.
Subito dopo ha cercato di prendersela con il 27enne. “Mi stava aggredendo mentre ero al telefono con i Carabinieri, mi ha strappato gli occhiali dal volto e me li ha lanciati addosso, subito dopo mi ha lanciato i vetri rotti in faccia”.
Verso le 23 è giunta sul posto l’autoradio del graduato e poco dopo i Carabinieri.
“Hanno provato a farlo scendere, ma ha provato nuovamente ad aggredirmi”.
Alla fine, Stefano è stato soccorso dagli operatori sanitari e portato in ospedale dove ha ricevuto le cure per le ferite riportate, escoriazioni multiple sulla parte superiore del corpo.
“In due anni che lavoro qui, ma anche prima a Milano, non mi era mai successa una cosa del genere. Resta però il problema della Centrale Operativa - ci tiene a precisare -. Non è la prima volta che ho dovuto chiamare io direttamente o l’assistenza sanitaria o le forze dell’ordine. e chiamare io o assistenza o le forze dell’ordine. Occorre essere più tempestivi”.
Da parte sua Gtt conferma la vicenda ma aggiunge: “La nostra centrale operativa è intervenuta prontamente per gestire l'emergenza con l'invio di personale. Purtroppo, subito dopo questo primo contatto con la centrale, il passeggero ha ulteriormente aggravato la situazione. In linea con la nostra politica di sicurezza e trasparenza, abbiamo subito predisposto lo scarico delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza a bordo, che sono a disposizione delle autorità competenti per le indagini.”
“La necessità di formalizzare sinergie tra forze dell'ordine e centrale SIS GTT è ormai un obiettivo primario per garantire più sicurezza e un tempestivo intervento - aggiunge Michele Schifone Segretario FAISA CISAL Torino e Piemonte -. Indispensabile ricercare l'impegno unitario di tutte le organizzazioni sindacali presenti in GTT per mettere in atto una richiesta specifica al prefetto e al questore di Torino. La sicurezza sul posto di lavoro del conducente di linea è un impegno non più prorogabile. È estremamente urgente un nuovo protocollo di sicurezza specifico e dettagliato”.