Sei giorni di festa, di musica ma anche di importanti dibattiti sui grandi temi che aprono la stagione economico e politica dei prossimi mesi. La festa della Fiom entra nel vivo allo Sporting Dora di corso Umbria con un ricco programma di eventi dal 9 al 14 settembre e che si aprirà, proprio nella prima giornata, con la partecipazione della segretaria del Pd Elly Schlein.
La leader dem dialogherà alle 18,30 con il massimo rappresentante dei metalmeccanici di Cgil Michele De Palma sul tema della dignità, tra lavoro, contratto nazionale e i quattro referendum proposti dal sindacato.
La presenza dell'arcivescovo Repole
Non solo politica. L’indomani, sempre alle ore 18,30 per la prima volta nella storia parteciperà all’evento della Fiom l’Arcivescovo di Torino Roberto Repole che interverrà con una lectio sull’enciclica “Laudato Sii” di Papa Francesco. Nella mattinata un incontro sul tema della sicurezza a 30 anni dalla legge 626.
Mercoledì 11 settembre sarà giornata dedicata alle donne, dal gender gap sul posto di lavoro, a incontri sul linguaggio di genere. Nel pomeriggio un incontro sulla siderurgia. In Piemonte sono 3.000 i lavoratori coinvolti nella vertenza ex Ilva che tocca Novi Ligure, Racconigi, ma anche Gattinara con la Sanac. In serata un confronto tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il segretario generale della Cgil Piemonte Giorgio Airaudo, sui temi caldi del lavoro, dall’industria alla sanità.
Dal governatore Cirio all'ex sindaca Appendino
Giovedì 12 settembre si parlerà di cooperazione e sfruttamento con l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli, mentre in serata si dialogherà sulle prospettive torinesi con i parlamentari Chiara Appendino e Marco Grimaldi moderati dal segretario generale di Fiom Torino Edi Lazzi.
Grande attesa per la giornata di venerdì 13 settembre con la lectio di Alessandro Barbero su Torino e fascismo, mentre sabato 14 settembre verranno presentati i risultati di un sondaggio effettuato su 1.500 lavoratori del settore informatico in ambito metalmeccanico per ragionare di smart working e nuove prospettive.
L'inno ufficiale della Fiom
Tra dibattiti e proiezioni non mancherà la musica. Nell’occasione sarà presentato l’inno ufficiale della Fiom, un progetto pensato già 120 anni fa, nell’anno della fondazione della sigla dei metalmeccanici, ma poi abbandonato. La canzone, con il testo e la musica scritta dai delegati Fiom, è stata composta dalla Momo Rock Band che si esibirà proprio nella prima serata a partire dalle ore 21,30, dopo l’intervento di Schlein e De Palma. Il disco, con l’artwork curato dall’artista Zizzis, anche lui delegato Fiom, sarà disponibile all’evento insieme alla maglia ufficiale del sindacato dei metalmeccanici.
Ma la musica accompagnerà anche i giorni successivi con I disconnessi (martedì 10 settembre), i Superflamba (venerdì 13 settembre), e Dj Pippo De Masi (sabato 14 settembre).
Lazzi: "Serve alzare l'asticella"
“Serve alzare l’asticella - è il commento di Edi Lazzi, durante la presentazione dell’inno e del programma di iniziative - se necessario ci scontreremo perché non sta succedendo nulla. Mirafiori sopravvive con 200mila auto, quest’anno se va bene chiudiamo con 20 mila. Sentiamo sempre di più il malessere delle persone”.
Da gennaio a settembre i dati sui volumi parlano di 18.500 unità prodotte, con un calo che attualmente si attesta dell’83%.
A livello industriale sono invece impetuosi i dati sulla cassa integrazione utilizzata a livello piemontese commentati dal segretario regionale della Fiom Valter Vergnano.
“Ci presentiamo a questo appuntamento in una situazione economica particolare, con tutta la Regione che paga la situazione di Mirafiori, ma anche in parte di Volkswagen - è il commenti di Vergnano - I dati sull'utilizzo ammortizzatori sociali, per altro in scadenza, vede pagare quelle province che sono strettamente legate all’automotive”.
I numeri delle diverse province
Rispetto allo scorso anno, per esempio, la provincia di Biella ha visto un’impennata del +140% delle ore di cassa. Male anche Novara e Asti (+100%), Torino (+72%) e Vercelli (+54%). Uniche province in negativo sono Vco e Cuneo. Un andamento che denota come Stellantis stia impattando sull’economia piemontese.