Economia e lavoro - 29 aprile 2025, 11:05

Primo Maggio, il cardinale Repole: "Ritrovare fiducia tra imprese e lavoratori. Anche Papa Francesco ha combattuto le barriere"

Messaggio da parte dell'arcivescovo di Torino e vescovo di Susa per la Festa del Lavoro, a pochi giorni dall'inizio del Conclave che lo vedrà protagonista per l'elezione del successore di Bergoglio

Primo Maggio, il cardinale Repole: "Ritrovare fiducia tra imprese e lavoratori"

Primo Maggio, il cardinale Repole: "Ritrovare fiducia tra imprese e lavoratori"

"E' difficile celebrare il Primo Maggio senza considerare quello che sta accadendo nel mondo", così il messaggio che il cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, ha voluto mandare in vista della Festa del Lavoro e di San Giuseppe Artigiano. "Stiamo assistendo all’innalzamento di tante nuove barriere fra i popoli, tanti muri e steccati che avevamo sperato di non vedere più. È la sfida economica dei dazi commerciali, ma è anche il respingimento degli stranieri alle frontiere, la recrudescenza delle deportazioni, il ritorno alle armi per difendere i confini".

Nel ricordo di Papa Francesco
Un discorso immerso nell'attualità, insomma. Attualità che vuol dire - soprattutto per Repole - anche il Conclave per l'elezione del nuovo Pontefice. "Si costruiscono barriere «contro» anziché gettare ponti per vivere «insieme»: in questi giorni di dolore per la morte del Papa Francesco bisognerebbe ricordare con onestà questa sua denuncia fondamentale. Come Francesco, anch’io credo che innalzando barriere l’umanità non potrà mai compiere passi avanti. Per questa ragione – anche nella Festa del Lavoro che la Chiesa accompagna con la memoria di San Giuseppe Artigiano – vorrei che tutti riflettessimo soprattutto sulla parola «insieme»".

No alle barriere, anche tra lavoratori e chi fa impresa
"Stiamo imparando sulla nostra pelle che la logica delle barriere – che porta per esempio all’imposizione di tasse folli sulle esportazioni – può compromettere da un giorno all’altro l’esistenza del nostro lavoro, la tenuta dei redditi e dell’occupazione, la vita delle famiglie. I lavoratori e gli imprenditori, ma anche i politici, gli uomini della finanza e la Chiesa stessa si stanno interrogando. Le relazioni sindacali sono forse destinate a vivere stagioni difficili, di confronto acceso ed è normale che accada, però insisto: dalle difficoltà usciremo solo insieme, non certo nascondendoci dietro ad altre barriere. Cari amici, credo davvero che la parola chiave sia «insieme». Ai lavoratori vorrei dire che oggi, senza rinunciare alla dialettica, anche dura, essi possono compiere il gesto di far conoscere agli imprenditori, a quelli che resistono, il loro apprezzamento per i rischi che stanno accettando di sostenere e per gli investimenti che compiono. Se lo facessero sarebbe un gesto ben speso, non scontato contro la logica dei muri; io stesso sto cercando di esprimere come posso il mio sostegno a chi abbraccia con coraggio il rischio di impresa".

Fiducia verso chi lavora: far sentire apprezzamento
Un discorso che vale anche in senso opposto: "Agli imprenditori vorrei dire di comunicare con altrettanta fiducia il loro apprezzamento ai lavoratori, uomini e donne che con la loro vita rendono possibile l’esistenza stessa delle aziende. Parlare più chiaramente, ascoltare, condividere con trasparenza le scelte aziendali e le strategie: anche questi sarebbero gesti ben spesi. Il passato ha visto purtroppo tanti tradimenti nelle aziende e ha prodotto mancanza di fiducia, che occorre ricostruire. Perché non partire da questi gesti? Insieme, senza ingenuità, con fiducia gli uni negli altri. Proviamoci, rispondiamo per questa via alla costruzione dei muri che stanno soffocando il mondo, facciamolo per le nostre famiglie e per i nostri figli. Auguri per questo Primo Maggio".

I commenti
Il messaggio del cardinale Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, rivolto a lavoratori, imprenditori e famiglie per la Festa del Primo Maggio – commenta il segretario generale Cisl Torino-Canavese, Giuseppe Filippone oltre a essere un gesto importante di attenzione verso tutto il mondo del lavoro, è un in invito a riflettere sul presente e sul significato dello parola ‘insieme’, in un contesto di grande smarrimento per il mondo intero, dilaniato da guerre, divisioni, ‘muri’ e ‘barriere’ di ogni tipo. Monsignore Repole riprende giustamente nel suo messaggio gli insegnamenti e i moniti di papa Francesco su questi temi. E proprio sulla sicurezza nei posti di lavoro e le morti bianche, a cui quest’anno Cgil Cisl Uil dedicano il Primo Maggio con lo slogan ‘Uniti per un lavoro sicuro’, Papa Francesco è intervenuto tante volte ricordando che ‘non possiamo abituarci agli incidenti sul lavoro, né rassegnarci all’indifferenza verso gli infortuni. Non possiamo accettare lo scarto della vita umana. Le morti e gli infortuni sono un tragico impoverimento sociale che riguarda tutti, non solo le imprese o le famiglie coinvolte’”.

Massimiliano Sciullo

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