Un’assemblea che ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione di Piemonte Latte è quella che mercoledì 30 aprile ha riunito i soci della cooperativa agricola saviglianese.
Ogni anno gli oltre 210 soci della cooperativa si riuniscono infatti per analizzare i risultati raggiunti e discutere il bilancio dell’anno precedente, riflettendo insieme sui progetti futuri. Quest’anno l’Assemblea è stata elettiva, e ha nominato il nuovo Consiglio della cooperativa, pressoché totalmente riconfermato.
La formazione
I soci presenti hanno quindi eletto all’unanimità gli 11 membri del Consiglio, per la maggior parte riconfermati: Elisa Chiappero, Dario Dompè, Fabio Forestiero, Enrico Franco, Marco Gianti, Francesco Lino, Roberto Morello, Bruno Tallone, Enrico Vassallo, e i due nuovi membri Tommaso Visca e Davide Zappino, che sono subentrati a Gianpaolo Gallo e Matteo Ghio. A quest’ultimo sono andati in particolare i ringraziamenti da parte di tutti i presenti all’assemblea per il lavoro svolto nei molti anni all’interno del Consiglio.
L’elezione del Consiglio da parte dei soci rispetta proprio il secondo dei sette principi cooperativi, che, dando diritto di voto a ogni socio, afferma la democraticità del sistema cooperativo. Non è un caso, infatti, che il presidente Roberto Morello abbia voluto sottolineare il grande valore della cooperazione ricordando le parole che Papa Francesco aveva rivolto alla Confederazione delle Cooperative Italiane nel febbraio 2015: “le cooperative sfidano tutto, anche la matematica, perché in cooperativa uno più uno fa tre e un fallimento è un mezzo fallimento”.
“Cooperazione significa molto” ha commentato Morello: “parlare, confrontarsi, complimentarsi, ma anche esprimere il proprio dissenso. Cooperazione è essere insieme per affrontare tutto, ed è anche crescere. Ci siamo impegnati molto negli scorsi anni, e nei prossimi tre anni continueremo a lavorare per dare il più possibile ai nostri soci, agli allevatori del territorio e ai consumatori. Questa è la nostra responsabilità, il dovere di tutti noi. La storia e il valore di un territorio sono la storia e i valori delle persone che lo abitano: questo è stato quello che ci ha insegnato Giacomo Oddero, morto recentemente, che ha dato tanto a tutto il nostro territorio e alla nostra comunità”.
Bilancio 2024
Durante l’assemblea i soci hanno poi discusso e approvato all’unanimità il bilancio del 2024. Gli ottimi risultati raggiunti confermano una crescita produttiva ed economica: nello scorso anno Piemonte Latte ha infatti raccolto 173.737.036 ettolitri di latte, per un valore di produzione pari a € 96.952.305, con un aumento di oltre 6 milioni di euro rispetto al 2023. La vendita del latte della cooperativa è destinata in particolare alla produzione di derivati, soprattutto formaggi Dop, mozzarelle e burrate, prodotte soprattutto da caseifici del sud Italia.
Risultati che sono stati valorizzati pienamente anche dalla scelta di Piemonte Latte di diventare socia della cooperativa Granlatte, holder del Gruppo Granarolo, con il quale la cooperativa saviglianese aveva stretto a gennaio 2025 un accordo per la licenza d’uso condivisa del marchio Centrale del Latte di Alessandria e Asti.
Nuovo percorso
Ma la crescita della cooperativa Piemonte Latte è data anche dalla creatività dimostrata dall’impresa, che per il primo anno, nel 2024, ha intrapreso un percorso di trasformazione del formaggio che si sta rivelando molto promettente. Racconta il vicepresidente Bruno Tallone: “l’idea è nata in seguito a un confronto con altre cooperative lattiero-casearie piemontesi che si ritrovano ogni anno a dover gestire una sovrapproduzione di latte nei primi mesi dell’anno, quando il mercato tende a chiederne meno e le stalle producono di più. Abbiamo voluto creare una cooperazione tra cooperative, convinti, ancora una volta, che questo sia l’unico modo possibile di vincere le sfide che incontriamo”.
Così a dicembre 2023 sono state avviate alla trasformazione le prime cisterne di raccolta del latte di Piemonte Latte. Con il latte prodotto nei primi mesi del 2024, lo scorso anno sono quindi state vendute le forme fuori sale per una stagionatura che va dai 9 ai 16 mesi. Questo progetto ha permesso di trasformare fino a oggi 3,5 milioni di litri di latte e di produrre 7.500 forme di formaggio da tavola, che ha fruttato alla cooperativa € 1.850.000 di fatturato. Un’assemblea arricchente che ha raccontato come il valore di un’impresa sia sempre frutto dell’impegno e del lavoro delle persone che la compongono, portando sempre avanti la bellezza della Cooperazione.