Politica - 30 aprile 2025, 08:50

Blitz della destra, corso Unione Sovietica diventa corso Sergio Ramelli

"Inaccettabile una delle principale arterie di Torino porti nome di un regime responsabile di milioni di morti"

"Inaccettabile una delle principale arterie di Torino porti nome di un regime responsabile di milioni di morti"

"Inaccettabile una delle principale arterie di Torino porti nome di un regime responsabile di milioni di morti"

Corso Unione Sovietica diventa corso Sergio Ramelli. E' questa l'ennesima azione simbolica messa a segno nella notte da Gioventù Nazionale Torino Sezione D'Annunzio, che così ha scelto di ricordare il militante ucciso nel 1975 sotto casa a Milano a colpi di chiave inglese, per mano di alcune persone di sinistra legate ad Avanguardia Operaia. 

"Inaccettabile corso Unione Sovietica"

"La scelta di corso Unione Sovietica - spiegano in una nota -non è casuale. Riteniamo inaccettabile che una delle principali arterie della nostra città porti ancora il nome di un regime responsabile di milioni di morti e repressioni"

I blitz

Un'iniziativa che si aggiunge al manifesto affisso in via Nizza davanti al Grattacielo della Regione, poi rimosso dal Comune. Ed in segno di protesta, i militanti del Fronte della Gioventù hanno fatto comparire uno striscione di fronte al Palazzo Civico e diffuso nel capoluogo centinaia di volantini diffusi nel capoluogo piemontese nel 50° della morte di Ramelli. 

"Togliere ogni omaggio ad Unione Sovietica"

E sul cambio di nome di corso Unione Sovietica aggiungono: "Con questa iniziativa intendiamo lanciare un messaggio chiaro: la memoria non può essere selettiva e la toponomastica cittadina deve riflettere valori di libertà, giustizia e rispetto per le vittime di ogni forma di violenza politica". 

"Invitiamo l’amministrazione comunale ad avviare un percorso di revisione della toponomastica, coinvolgendo storici, cittadini e associazioni, per restituire dignità a chi ha pagato con la vita la propria fede politica e per rimuovere ogni omaggio a un regime che per anni seminò oppressione e miseria" concludono. 

Ad intervenire nel dibattito il Presidente della Circoscrizione 2 Luca Rolandi: "Io sono contro a quel filone di pensiero che vuole abbattere tutta quella parte della storia considerata negativa: la storia è fatta di bene e male, nella toponomastica ci sono vicende che spesso non sono illuminanti e fatte di benefattori".  "Bisogna avere pietà di questo ragazzo ucciso negli anni '70, in un periodo che ha fatto vittime da entrambe le parti" ha concluso.

Cinzia Gatti

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