"In tanti ci hanno scritto questa sera allarmati per le urla e il fumo che si alzavano dal CPR di corso Brunelleschi. Siamo accorse - così come molti cittadini che hanno dato vita ad un presidio pacifico - per verificare la situazione, allarmate dall'arrivo di diverse ambulanze e dei vigili del fuoco" così in una nota stampa Alice Ravinale, capogruppo AVS consiglio regionale Piemonte, Ludovica Cioria, vicepresidente consiglio comunale Torino, PD, Sara Diena, capogruppo SE consiglio comunale Torino, Francesca Troise, Presidente Circoscrizione 3, PD.
Gli eventi si sono verificati nella tarda serata di ieri e risulterebbe un ferito. Sul posto l'ambulanza e i vigili del fuoco.
"Dopodichè, è andato in scena uno spettacolo surreale, indegno di un paese democratico: una consigliera regionale, che ha diritto di accesso al centro per legge, la presidente di circoscrizione, la vicepresidente del consiglio comunale e una consigliera comunale sono state lasciate fuori dal centro per due ore, ignorate dal direttore del CPR e dai funzionari di pubblica Sicurezza, senza ottenere alcuna informazione in merito alla salute delle persone all'interno del CPR e addirittura si sono trovate un cordone in antisommossa schierato a "difesa" dell'ingresso.
L'unica cosa che abbiamo potuto verificare è che c'è un ragazzo ferito, che è stato riportato da una volante nel CPR e che abbiamo potuto vedere all'esterno con i nostri occhi.
Non è possibile che questo luogo sia esente da qualsiasi regola e che qui dentro diritti umani e prerogative istituzionali non abbiamo più alcun valore.
È evidente che questa gestione del CPR non possa proseguire alla luce dei fatti gravissimi di questa sera e porteremo avanti ogni iniziativa per la chiusura di questo centro e di tutti i CPR".
“I fatti avvenuti questa notte in corso Brunelleschi ci pongono nuovamente di fronte alla totale inadeguatezza dell’istituto del Cpr così come alla totale inefficacia che questo istituto ha e ha avuto, fin dalla sua istituzione, nella gestione delle politiche migratorie - commenta il sindaco Stefano Lo Russo -. Continuiamo a sostenere che occorra un ripensamento della strategia generale sull'immigrazione da parte di questo Governo, che affronti la questione con approcci completamente diversi, che puntino all'inclusione e a una gestione dei migranti diversa da quella dei Cpr che, peraltro, per la loro gestione sottraggono ingenti risorse umane ed economiche che invece potrebbero e dovrebbero essere destinate al controllo e al presidio del territorio.
La criminalizzazione dell'immigrazione non solo, come è evidente, non è una strada efficace ma è anche molto controproducente per la tenuta della coesione sociale”.