Economia e lavoro - 11 maggio 2025, 07:00

Papa Leone XIV

Papa Leone XIV

L’8 maggio 2025, al quarto scrutinio, il Conclave ha eletto il cardinale Robert Francis Prevost 267° Papa della Chiesa cattolica, con il nome di Leone XIV.

Una scelta carica di significato, sia simbolica che storica, non solo perché è il primo pontefice statunitense, ma anche per la sua appartenenza all’Ordine di Sant’Agostino. Nato a Chicago il 14 settembre 1955, Robert Prevost porta con sé un patrimonio culturale ricco e variegato. Ha infatti origini francesi, italiane e spagnole. Dopo aver conseguito una laurea in Matematica e Filosofia alla Villanova University, si è trasferito a Roma dove ha ottenuto il dottorato in Diritto Canonico. Nel 1977 è entrato nell’Ordine agostiniano ed è stato ordinato sacerdote nel 1982. Durante il suo sacerdozio, Prevost ha lasciato un’impronta profonda in Perù, come missionario e soprattutto come vescovo di Chiclayo, dove ha operato con dedizione per anni a stretto contatto con le comunità più svantaggiate. È qui che ha sviluppato la profonda sensibilità pastorale che ora porta in Vaticano, dove nel 2023 è stato chiamato a dirigere il Dicastero per i Vescovi. Sempre nel 2023, Papa Francesco lo crea cardinale diacono per poi promuoverlo nell’ordine dei cardinali vescovi il 6 febbraio 2025. Gli ultimi Papi sono stati creati cardinali dai pontefici precedenti. Benedetto XVI, succeduto a Giovanni Paolo II è stato creato cardinale da Paolo VI; Francesco, succeduto a Papa Ratzinger è stato creato cardinale da Giovanni Paolo II, mentre Leone XIV è stato voluto cardinale da Bergoglio.

Tutti si chiedono chi sia l’uomo dietro la talare. Scopriamo, quindi, qualche curiosità su Papa Leone XIV.

Spicca la sua passione per il tennis. Non solo è un fedele spettatore dei tornei del Grande Slam, ma ama anche praticarlo quando gli impegni glielo consentono. Pare che abbia scherzato una volta con un confratello dicendo che "una buona partita di doppio insegna più della teologia morale sul gioco di squadra e la misericordia". Un’altra passione dichiarata è la lettura. Non solo testi sacri o teologici, ma anche narrativa contemporanea. Tra gli autori prediletti, si dice apprezzi molto i romanzi di Kent Haruf, per il loro sguardo umile e profondo sulla vita delle persone comuni. Durante un’intervista riservata, confidò che “leggere romanzi serve a ricordarsi che la grazia abita nelle pieghe più semplici dell’esistenza umana”. Il Cardinale Ravasi ha dichiarato che una delle ultime volte che l’ha incontrato, durante una passeggiata in Piazza San Pietro, gli ha donato un libro in lingua inglese di G. K. Chesterton. Un altro dettaglio è il suo amore per la musica. Non suona strumenti, ma ama ascoltare canti gregoriani durante le prime ore del mattino. Una delle sue abitudini più singolari è camminare ogni giorno nei giardini vaticani con un vecchio rosario di legno che porta con sé dal Perù “mi tiene radicato dove conta,” ha detto una volta.

Con Leone XIV, la Chiesa sembra aver scelto un uomo di mediazione, profonda cultura e grande umanità. Auspichiamo sia un Pontefice capace di parlare con autorevolezza sia alle élite teologiche che ai poveri delle periferie del mondo. Un Papa che sappia usare la racchetta, il libro e la preghiera con la stessa naturalezza, sperando che guidi la Chiesa con equilibrio, compassione e stile.

Laura Graziano

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU