Economia e lavoro - 15 maggio 2025, 08:38

Centrale del Latte: il primo trimestre 2025 sconta i prezzi in calo, ma l'utile netto migliora rispetto all'anno scorso

La società, che incorpora la storia della Centrale del latte di Torino, fa parte del gruppo che si è impegnato nei giorni scorsi a rilevare lo stabilimento ex Diageo di Santa Vittoria d'Alba

Numeri positivi per la Centrale del latte

Numeri positivi per la Centrale del latte

Leggero calo per la Centrale del latte d'Italia, terzo operatore italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata (di cui fa parte anche la storia gloriosa della Centrale del Latte di Torino). Lo dicono i numeri del primo trimestre 2025, che mostrano un fatturato da 78,1 milioni di euro, in lieve calo (-4,8%) rispetto agli 81,9 dello stesso periodo dell'anno scorso. 

Tra le motivazioni, la discesa dei prezzi (dopo la fiammata inflazionistica del recente passato), che hanno portato ridotto dunque le entrate. Il margine operativo lordo arriva invece a quota 6,8 milioni di euro (erano 7,3), mentre il risultato operativo cresce del +7% ed è pari a 3,9 milioni di Euro, rispetto ai 3,6 milioni registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il tutto porta a un risultato ante imposte di 3,1 milioni di euro, in crescita rispetto ai 2,6 milioni del primo trimestre 2024. L’utile netto risulta pari a 2,2 milioni, con una crescita del +19% rispetto a 1,9 milioni dei primi tre mesi dell'anno passato. L’indebitamento finanziario netto risulta in visibile miglioramento rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2024, passando da -38 milioni a –35,5 milioni.

"Considerando il breve lasso di tempo storicamente coperto dal portafoglio ordini della Società e le difficoltà ed incertezze della attuale situazione economica globale non risulta agevole formulare previsioni sull’andamento del prossimo esercizio, che appare comunque molto positivo - si legge in una nota ufficiale diffusa dall'azienda -. La società continuerà a prestare particolare attenzione al controllo dei costi ed alla gestione finanziaria, al fine di massimizzare la generazione di free cash flow da destinare alla crescita organica". Ma l'attesa tenderebbe a escludere impatti negativi particolari, nell'immediato. 

Centrale del latte d'Italia, peraltro, è in qualche modo spettatrice di un momento piuttosto vivace: fa infatti parte di quella Newlat Food (prossimamente New Princes) che si è impegnata a rilevare dalla Diageo lo stabilimento di Santa Vittoria d'Alba, dopo mesi in cui il destino della fabbrica e dei suoi lavoratori sembrava appeso a un filo.
 

Massimiliano Sciullo

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