Marco Maccarini ha percorso più di 160 km per raggiungere Torino da Milano per la presentazione del suo libro, “Un decimo di te”, edito Mondadori.
“Ho scelto di venire a piedi perché avevo paura dei ritardi dei treni” scherza l’ex vj, volto storico di Mtv Italia raccontando cosa lo ha portato a mettere nero su bianco le sue esperienze di cammino con lo zaino in spalla. “È un libro che parla di cammini e di sentieri da esplorare, ma anche del cammino interiore che ognuno di noi può fare, senza diventare un filosofo da strapazzo. Mi sono divertito a scriverlo e ci tenevo a portarlo in modo coerente con quello che più mi piace fare: camminare”.
Una passione quella del cammino che si porta dietro da quando era bambino, ma che ha riscoperto dopo una vita professionale passata tra tv, palcoscenici e musica, troppo veloce: “È una passione che ho da sempre. Nel 2005 poi ho fatto il Cammino di Santiago, mi piaceva la condizione di fatica, ma anche di libertà che ti offre il cammino. L’ho trovato quando ho ricominciato a fare i miei cammini nella natura. Ho capito che camminando per tante ore in mezzo alla natura incontaminata, nel silenzio, nel suono del tuo passo che ti accompagna per tante ore al giorno, i tuoi pensieri cominciano a liberarsi. Ti liberi di tante cose che ti accorgi non servono, che invece continuano a fare dei circolini nella tua testa e non riesci a sputarle via. Oltre a essere più pulito verso il nostro mondo, inizi a essere più pulito anche con te stesso”.
In sei giorni di cammino, tanti gli incontri: “Man mano che esci, inizi a percorrere la campagna, inizi anche solo a chiedere l’acqua per la borraccia ed esce un signore con il bottiglione e te lo regala. E man mano che vai avanti, ti chiedono dove vai, se hai bisogno di qualcosa. Più vai avanti, più trovi persone straordinarie. In città, siamo tutti più distratti, ecco perché mi piace andare fuori. Una famiglia che non conosco, mi offre cena, un letto in cui dormire, una doccia e mi accompagna all’uscio di casa con il sorriso, nulla di questo è dovuto e lo accetto da viandante. Ecco, mettermi nella posizione del viandante mi offre l’opportunità di incontrare persone che sono lì, siamo lì insieme”.
Da anni ha lasciato la città di Torino, ma il legame con il territorio resta: “Mi porto un’attitudine. Forse nonostante io sia un po’ alternativo, credo di aver mantenuto un po’ di eleganza, mi porto la bellezza di Torino che amo profondamente. È una città bellissima. Fosse raccontata un po’ di più oltre i suoi confini, sarebbe ancora più bella”.
Tra i prossimi progetti di Maccarini, la promozione del suo libro in giro per l’Italia: “Non è detto che non raggiunga il luogo in cui lo presenterò a piedi”.