Visita a sorpresa dei Negramaro al Museo del Cinema. Il frontman Guliano Sangiorgi e il batterista Danilo Tasco hanno fatto un regalo ai fan torinesi con un’esibizione in cima alla Mole. Giuliano con chitarra alla mano ha improvvisato alcuni dei suoi brani più famosi, incantando il pubblico di visitatori ignari della performance.
Dal Palasport all'Imbarchino
I due membri della band erano a Torino, città a cui sono legati da anni e in cui si esibiranno il prossimo 10 ottobre all’Inalpi Arena: “È una una città che ha sempre avuto un grande affetto per noi e abbiamo sempre cercato di fare lo stesso. Ricordi i primi concerti al Palaghiaccio, al Palasport e poi l’Imbarchino dove andavamo a giocare a biliardino, a bere una birra e a fare le prove per gli stadi del 2018. Samuel dei Subsonica mi aveva dato la dritta per il posto più tranquillo della città".
"Ogni volta che tornavamo qua - ha aggiunto - sapevamo che la città era un’esplosione nei nostri confronti, era una festa, questa volta sarà ancora più bello perché torniamo nei palasport del 2019. Torino non sarà esente dalle sorprese che porteremo in tutte le città”.
"La febbre" di D'Alatri
La visita è stata l’occasione per rendere omaggio anche al cinema che li ha resi celebri grazie alla colonna sonora per il film "La febbre" di Alessandro D’Alatri, con cui vinsero due nastri d’argento: “Per noi la sua scomparsa è stata una grande perdita. Quel film ha segnato l’esplosione vera del nostro successo. Dopo l’uscita nel cinema, avevamo venduto 80 mila copie in un weekend” spiega Giuliano Sangiorgi, che ha tra i suoi preferiti il regista Christopher Nolan e il film “C’era una volta in America”.
Poi per il gruppo, l’esperienza per la colonna sonora del film Vallanzasca di Michele Placido nel 2011 e nel 2009 la nuova versione di Meraviglioso per Italians di Giovanni Veronesi. “Legavo i ricordi di Modugno a mio nonno. Non mi vedevo. Veronesi mi ha chiamato per ore. Mi misi a scrivere pensando a quello che mi ha raccontato del film, mi si aprì la voce e pensai che alla fine l’avrei potuta scrivere io, un paradosso. Le nuove generazioni torneranno su di noi, hanno bisogno di distruggere tutto, ma il meglio viene recuperato. All’arte e al cinema, bisogna avvicinarsi con rispetto anche quando non è il tuo. Devi solo avere il tempo di capire che quello che c’è stato prima di te è una cosa grandissima”.
Videoclip a Torino
Nel 2010, a Torino in particolare i Negramaro avevano girato in una città quasi deserta il videoclip di “Sing-Hiozzo” per l’album “Casa 69”: “Avevamo girato con l’aiuto dell’ESA che ci ha permesso di essere di nuovo alla presentazione dell’album. I brani di quel disco erano legati a questo viaggio nello spazio. Torino è anche ‘interstellar’ in qualche modo se parliamo di cinema. Fu il primo videoclip in 3D a essere proiettato nelle sale italiane”.
Sangiorgi: "Mi sono innamorato a Torino"
Per Giuliano Sangiorgi in particolare la città ha un valore anche sentimentale: “Torino fu galeotta per me. Io e Ilaria ci siamo innamorati qui, quindi per me è un po’ la città dell’amore. Ho dei ricordi bellissimi qui. Torino, come Bologna, permette ai ragazzi di vivere una dimensione quasi surreale. Ci sono dei posti magici. Sono anche fonte di ispirazione. Torino è finita sicuramente nelle nostre canzoni, perché ha una sua magia, è quasi esoterica. È sempre stata accesa, un fuoco. Il ricordo più bello è legato alla leggerezza con cui Torino ci aiutava ad affrontare gli stadi”.