Scuola e formazione - 22 maggio 2025, 15:43

Asili, oltre 1,4 milioni per il prolungamento dell'orario dei nidi comunali in Piemonte

Il vicepresidente e assessore ad Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino: “Maggiori servizi alle famiglie e misura di contrasto alla denatalità. Dove ci sono i servizi educativi c’è futuro”

Nuove risorse dalla Regione per gli asili comunali del Piemonte

Nuove risorse dalla Regione per gli asili comunali del Piemonte

Anche per l’anno educativo 2025-2026 la Regione Piemonte rinnova il proprio impegno a sostegno delle famiglie, stanziando oltre 1,4 milioni di euro per il prolungamento dell’orario nei servizi per l’infanzia comunali. Il bando, rivolto ai Comuni titolari di asili nido, è già aperto e scadrà il 12 giugno 2025 .

I Comuni potranno estendere l’orario dei nidi da settembre 2025 a luglio 2026, senza alcun costo aggiuntivo per i nuclei familiari . Le possibilità includono l’apertura il sabato mattina, durante le vacanze natalizie o nei periodi di sospensione scolastica, per rispondere in modo flessibile alle esigenze dei genitori che lavorano.

Lavoriamo ogni giorno avendo ben chiaro che supportare le famiglie significhi favorire crescita e benessere – dichiara il vicepresidente e assessore regionale ad Istruzione e Merito, Elena Chiorino –. Potenziare i servizi per l’infanzia significa dare risposte reali ai bisogni di mamme e papà, sostenere l’occupazione femminile, contrastare la denatalità e sostenere i sindaci  affinché possano garantire il miglior servizio possibile. Dove ci sono i servizi educativi c’è futuro. Il prolungamento degli orari nei nidi comunali è un aiuto concreto per chi ogni giorno si trova a conciliare lavoro e vita familiare”.

Dal 2021, oltre 4 milioni di euro investiti e più di 3.000 bambini coinvolti: numeri che raccontano l’efficacia della misura. In media, ogni anno sono circa 63 i Comuni piemontesi che aderiscono, per un totale di oltre 300 plessi scolastici interessati.

La misura offre un’opportunità anche per i Comuni: migliora la qualità del servizio, crea nuove opportunità di occupazione per le educatrici e contribuisce a contrastare lo spopolamento, in particolare nelle aree montane e periferiche.
 

comunicato stampa

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